I residenti del quartiere di San Zeno, firmatari della petizione, indirizzata al Prefetto di Verona, hanno consegnate al sindaco le firme (621) raccolte contro l’apertura del Centro di accoglienza straordinario in via Pontida, possibilità ventilata dalla Prefettura.
«È uno stabile che, dalle verifiche di nostra competenza, risulta destinato ad uffici pubblici e non a civile abitazione», ha spiegato Flavio Tosi. «Come Amministrazione comunale speriamo che ci sia da parte della Prefettura la volontà di ascoltare i cittadini e di risolvere questo problema con il buonsenso e dopo un confronto tra Istituzioni. Nel quartiere di San Zeno, infatti, ci sono già dei luoghi adibiti all’ospitalità, come la mensa dei frati di San Bernardino e il Giardino d’Estate vicino Porta San Zeno, non è il caso di appesantire la situazione di una zona cittadina che tra l’altro, per la vicinanza con i bastioni, è già esposta ad episodi di degrado e microcriminalità, come risulta dai report dei vigilanti presenti nei parchi comunali. Alla luce di questa petizione chiederemo quindi al Prefetto un incontro per far presente le preoccupazioni dell’Amministrazione e dei cittadini e chiedere una soluzione alternativa».