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La nota meteo

Inizio settimana soleggiato e molto più mite, ma giovedì torna la pioggia

Le previsioni del tempo per la provincia di Vicenza

Un sole sincero con temperature più consone alla stagione riscalderà il nord Italia almeno fino a mercoledì, mentre su giovedì incombe un veloce passaggio perturbato in grado di riportare finalmente un po’ di pioggia. Al momento sono stimati fra 5 e 10 millimetri, non molti ma sufficienti a inumidire i terreni nella stagione delle semine.

L’avvento di correnti più fresche e instabili da nordovest movimenterà insomma l’intera settimana. Dopo una pausa attesa venerdì, anche fra sabato e domenica dovrebbe cadere qualcosa. Nell’immediato, invece, le cose andranno meglio, specie sul fronte termico, grazie anche all’interruzione del flusso freddo continentale che ha dominato l’intera settimana santa causando addirittura qualche gelata nel primo mattino, soprattutto nei settori sud-orientali dalla provincia.

Sole e clima mite fino a mercoledì. Giovedì torna la pioggia

Tra oggi e domani l’anticiclone si espanderà sull’Italia dando vita ad una temporanea fase mite e soleggiata con temperature che domani potrebbero salire nel pomeriggio fino a 21/22 gradi, valori in linea con le medie stagionali di metà aprile in caso di cielo sereno.

L’alta pressione non sarà tuttavia in grado di opporsi ad un momentaneo peggioramento di stampo nord-atlantico, capace di produrre rovesci diffusi fra la tarda mattinata e il pomeriggio di giovedì, localmente anche a carattere temporalesco. Eventuali schiarite pomeridiane potranno riportare brevi piogge a carattere convettivo in serata. Temperature massime in calo di almeno 4 o 5 gradi.

Venerdì interverrà quindi un rapido miglioramento, più palese a metà giornata nonostante la presenza di nubi ad evoluzione diurna. Temperature massime sui 18 gradi. Molto più soleggiato sarà il sabato, mentre su domenica incombe il rischio dell’instabilità perturbata.

Siccità, si naviga a vista

Per quanto di modesta entità, grazie alle perturbazioni in vista le regioni del nord Italia potranno arginare con successo gli effetti della siccità. I fronti attesi tamponeranno insomma una situazione non facile, per risolvere la quale occorrerebbero piogge per almeno 120 millimetri ogni mese da oggi a luglio. Quantitativi che al momento non sono certamente all’orizzonte.

Abbiamo intanto alle spalle una prima parte dell’anno certamente arida ma non così secca. L’anno scorso, come noto, era andata molto peggio, al punto che il primo trimestre dell’anno era stato in assoluto più arido dal 1997 (in quell’anno non piogge dal 20 gennaio al 28 aprile). Dalla fine di dicembre abbiamo comunque accumulato un nuovo deficit pluviometrico vicino al 35%.

Per la statistica, ricordiamo che aprile riceve mediamente 64 millimetri d’acqua (quest’anno siamo fermi a 3), un quantitativo in realtà molto variabile e compreso fra i 2 millimetri dell’aprile del 2007 e i quasi 120 del 2002.

 

Alessandro Azzoni

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