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la nomina

Mazzucco nuovo direttore scientifico dell'Azienda Ospedaliera di Verona

Subentra a Gianni Pizzolo, il cui mandato triennale era scaduto
Da sinistra Pizzoli, Nocini, Fratucello, Bravi e Mazzucco
Da sinistra Pizzoli, Nocini, Fratucello, Bravi e Mazzucco
Da sinistra Pizzoli, Nocini, Fratucello, Bravi e Mazzucco
Da sinistra Pizzoli, Nocini, Fratucello, Bravi e Mazzucco

Il professor Alessandro Mazzucco è il nuovo direttore scientifico dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. Con la firma di oggi si è concluso il mandato triennale del professor Gianni Pizzolo ed il suo ruolo che da oggi viene ricoperto da Mazzucco, cardiochirurgo per oltre 30 anni negli ospedali veronesi e docente universitario.

Nominato dal direttore generale d'intesa con il Rettore dell'Ateneo scaligero, il direttore scientifico è individuato fra esperti con qualificazione internazionale in campo biomedico, eventualmente anche all'esterno di Aoui, con incarico a titolo gratuito.

La nomina è prevista dal 2018 per effetto dei protocolli di intesa fra Azienda ospedaliera, Università e Regione Veneto. Al direttore scientifico competono, d'intesa con il presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, il coordinamento ed il collegamento tra Azienda, Scuola e Dipartimenti, in particolare per quanto riguarda la programmazione, il coordinamento e la valutazione della ricerca clinica. Il direttore scientifico può avvalersi di esperti con elevata qualificazione, senza oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale.

Alla conferenza stampa erano presenti: il direttore generale Aoui dott. Callisto Marco Bravi, il Magnifico Rettore prof. Pier Francesco Nocini, il direttore scientifico uscente prof. Giovanni Pizzolo, il direttore dell'UOS Ricerca clinica dott.ssa Anna Fratucello e il nuovo direttore scientifico prof. Alessandro Mazzucco.

Primeggiare a livello internazionale

«Oggi è un giorno importante per la nostra Azienda che crede molto nel valore della ricerca clinica e ha ambizioni di primeggiare anche a livello internazionale», spiega Bravi. «Lo dimostrano i risultati raggiunti dall’Unità Ricerca clinica che negli ultimi tre anni ha portato a casa 12 milioni di finanziamenti da bandi Pnrr e ministeriali. Vogliamo alzare ancora di più l’asticella perché abbiamo molti professionisti, medici e ricercatori, di grande qualità e in medicina l’innovazione è vitale».

E aggiunge: «Ringrazio il prof Pizzolo per il lavoro svolto nel suo mandato a sostegno della dottoressa Fratucello e della nostra unità Ricerca clinica. Per il prossimo triennio uno dei nostri principali obiettivi sarà di essere protagonisti europei della chirurgia robotica, per questo è importante la figura del prof Mazzucco e la sua lunga esperienza chirurgica».

Ruolo di connessione tra azienda ospedaliera e università

« Questa nomina congiunta è la risposta all’opportunità di coniugare nel profilo del professor Mazzucco competenze chirurgiche, scientifiche e manageriali di altissimo profilo», aggiunge il magnifico rettore Nocini. «A lui spetterà l’importante ruolo di connessione tra l’Azienda ospedaliera e l’Università di Verona. Una connessione che si è rafforzata in questi anni del mio mandato quando, grazie alla presenza e condivisione di intenti con il direttore generale dell’Aoui, dottor Callisto Marco Bravi, ho voluto che la figura del direttore scientifico fosse, sempre di più, una figura essenziale capace di cogliere e rendere possibili, anche attraverso finanziamenti nazionali e internazionali, le numerose opportunità di innovazione a beneficio della qualità della ricerca e della prestazione clinica per le pazienti e i pazienti».

E prosegue: «Oggi, avendo potenziato il ruolo del direttore scientifico, grazie anche al servizio del professore Giovanni Pizzolo che lo ha ricoperto con grande capacità negli ultimi tre anni, l’obiettivo che abbiamo di fronte è quello che guarda all’innovazione della chirurgia con l’ausilio della robotica e dell’ingegneria dei sistemi medicali. Per questo, il mio ringraziamento va al professor Mazzucco per l’entusiasmo con cui ha accettato questa nuova sfida che condividiamo Università e Azienda realmente integrate a beneficio dell’innovazione per il territorio». 

Oltre 1.200 studi clinici e tremila pubblicazioni

«Il direttore Bravi ha concretamente sostenuto il rilancio della ricerca clinica, dando ad Anna Fratucello le risorse necessarie alla struttura. Ad oggi sono in corso oltre 1200 studi clinici di cui 224 nuovi solo nel 2023, in più vanno gestiti i progetti vincitori dei bandi di cui Aoui è capofila: 8 ricerche finanziate da Pnrr e 23 ricerche finanziate da altri bandi ministeriali», spiega Pizzolo. «Questo solo per quanto riguarda le progettualità che sono gestite direttamente dall'azienda ospedaliera attraverso l’Unità Ricerca clinica. Inoltre, per via dell’integrazione tra componente ospedaliera e componente universitaria, ci sono ben 37 milioni in progetti acquisiti e gestiti dall'università, con scambio di competenze scientifiche che è nella quotidianità. Sul piano numerico ricordiamo anche circa 3.000 pubblicazioni scientifiche in ambito aziendale prodotte annualmente. Tutto questo è avvenuto soprattutto in questi tre anni per la convinzione dell’Azienda verso l’innovazione, ma anche per le tante opportunità di finanziamenti Pnrr nel post Covid come non c'erano state negli ultimi dieci anni».

«L’attività della nostra Unità è in fortissimo aumento ed è il risultato della vivacità dei nostri clinici e dell’impulso dato dal direttore Bravi», aggiunge Fratucello. «La struttura Ricerca clinica si occupa di tutta la parte operativa e organizzativa per la partecipazione ai bandi. Entro il 30 luglio devono partire le ricerche dei fondi Pnrr appena ottenuti per 6 progetti capofila e 1 come partner, ma stiamo realizzando le varie fasi degli altri finanziati con il primo bando Pnrr, 4 come capofila e 5 come partner. In più ci sono le ricerche degli oltre 10 bandi vinti per la ricerca sanitaria finalizzata del ministero della Salute. E il prossimo giugno uscirà il nuovo bando».

L'importanza del finanziamento alla ricerca

«La mia frequentazione di questi luoghi è stata pluridecennale, quando ancora abbiamo lavorato per fare l’integrazione fra università e ospedale», chiarisce Mazzucco. «Non deve esistere la distinzione fra persone che fanno lo stesso lavoro, chi si occupa di salute e di medicina svolge lo stesso lavoro indipendentemente dalla qualifica. La ricerca è inscindibile dalla professione medica, bisogna essere sempre aggiornati sugli ultimi progressi scientifici ma anche valorizzare i meriti dei singoli professionisti. Il finanziamento alla ricerca è il grande tema perché senza quattrini non si fa niente».  

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