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L'anniversario

Luigi Einaudi, celebrazioni per i 150 anni dalla nascita. Le sue visite a Verona sulle pagine de L'Arena

Nel 1949 Einaudi inaugurò la Fiera dell'Agricoltura e la ricostruita stazione di Porta Nuova, e tornò nel 1952. Eventi in prima pagina tra le «Prime da collezione»
Il presidente Luigi Einaudi in visita a Verona nel 1949, saluta con il cappello
Il presidente Luigi Einaudi in visita a Verona nel 1949, saluta con il cappello
Luigi Einaudi a Verona

Il ricordo di Luigi Einaudi, figura centrale nel panorama politico ed economico italiano del XX secolo, non può restare relegato solamente al racconto storiografico ma va valorizzato nella sua profonda attualità. Le sue idee, il suo pensiero liberale, la sua integrità morale offrono tuttora un prezioso riferimento in un'epoca caratterizzata da cambiamenti rapidi e sfide complesse. A dare il via ad una serie di iniziative per celebrare i 150 anni dalla sua nascita, il convegno che si è svolto alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; del governatore di Bankitalia, Fabio Panetta; del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio. Un'occasione per riflettere sul contributo di Luigi Einaudi alla storia e al pensiero politico ed economico, confermando il suo ruolo di riferimento imprescindibile per il dibattito contemporaneo sulla libertà e la democrazia. «Einaudi non fu solo un uomo di Stato - ha dichiarato Giuseppe Vegas, presidente del Comitato Nazionale per i 150 dalla nascita di Luigi Einaudi - ma rappresentò una umanità a tutto tondo, un contemporaneo uomo rinascimentale. La figura di Einaudi si colloca tra i padri della nostra patria repubblicana assumendosi il compito di delineare un metodo per i suoi successori».

 

Einaudi a Verona

La Verona dei grandi eventi nel Dopoguerra e la prima visita ufficiale alla città di un presidente della Repubblica. Quella di domenica 13 marzo 1949 fu una giornata speciale per la città: il presidente della Repubblica Luigi Einaudi arrivò a Verona, salutato da 31 colpi di cannone a salve, per due importanti appuntamenti: l’inaugurazione della 51a edizione della Fiera dell’Agricoltura e dei Cavalli e l’inaugurazione della nuova stazione ferroviaria di Porta Nuova, ricostruita a distanza di 27 anni dalla nascita del vecchio edificio, distrutto dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale.

 

Sulla prima pagina de L'Arena

L’Arena quel 13 marzo rivolge il «saluto all’ospite» e questa è una delle «Prime da collezione» scelta per raccontare la storia di Verona, dell’Italia e del mondo, in 40 puntate attraverso le cronache del nostro giornale.

Il direttore de L’Arena, Antonio Galata, scrive allora dell’evento: «Einaudi conferisce alla cerimonia un prestigio solenne ma compie anche un gesto gentile di cui Verona gli è profondamente grata. Luigi Einaudi è infatti solo economista insigne», ma «è altresì un agricoltore appassionato e sagace, un fervido innamorato della terra nel senso più poeticamente e praticamente latino». Galata ricorda l’importanza della Fiera agricola e dei cavalli («leva maestra dell’economia veronese»), sottolinea l’importanza della collocazione geografica della città («centro naturale di esportazione») ma guarda anche ad un tesoro che arriverà nei decenni seguenti: il turismo. «Verona», scrive, «è una città d’incanto, una città cara non soltanto agli italiani ma ad innumerevoli uomini nel mondo che guardano a lei affascinati dalla sua bellezza. Verona saprà molto fare da se, per offrire a chi giunge una ospitalità cordiale, ma chiede che si tenga conto del suo valore storico e ambientale anche in tutta quell’opera che lo Stato deve svolgere per l’incremento del turismo».

 

La visita a Verona del presidente Luigi Einaudi sulla prima pagina de L'Arena del 13 marzo 1949
La visita a Verona del presidente Luigi Einaudi sulla prima pagina de L'Arena del 13 marzo 1949

 

La nuova stazione

La centralità di Verona quella domenica fu suggellata dall’inaugurazione della nuova stazione ferroviaria con il ministro dei Trasporti Guido Corbellini, quello della Pubblica Istruzione, il veronese Guido Gonella, con gli ambasciatori di Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna. La vecchia stazione, che fu inaugurata nel 1922 venne semidistrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra mondiale. Il primo di questi avvenne il 21 ottobre 1940 e in totale la città subì 21 attacchi: i più duri, alla stazione e alla città, furono quelli del 4 gennaio 1945 e del 28 gennaio 1945. La stazione venne quindi ricostruita su progetto dell’architetto Roberto Narducci.

 

Il primo presidente in città

La visita di Einaudi, uno dei padri della Repubblica, fu anche la prima ufficiale di un presidente a Verona. In verità nel 1948, assieme alla moglie, accompagnato dall’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giulio Andreotti, raggiunse in treno, credendo di poter assistere in forma privata alla rappresentazione di Giulietta e Romeo di Shakespeare al Teatro Romano: trovò invece ad accoglierlo, in stazione, tutte le autorità cittadine.

Einaudi tornò a Verona l’anno dopo, nel 1949, per inaugurare appunto la 51a edizione della Fiera agricola e poi anche nel 1952 quando tagliò il nastro della Borsa Merci.

Dopo Einaudi, altri due presidenti sono venuti a Verona in occasione della Fiera Agricola: Giovanni Gronchi il 1° marzo 1961 per la chiusura della rassegna mentre Giovanni Leone per inaugurarla nel 1972. Particolarmente legato a Verona fu il presidente Sandro Pertini che è stato più volte la città anche per «motivi familiari» dal momento che ci viveva la nipote Diomira. Il primo capo di Stato socialista amava passeggiare sul Liston, in piazza Bra. Dopo Pertini fu la volta di Francesco Cossiga a Verona nel 1990: in giugno incontrò in Prefettura re Juan Carlos di Spagna con la regina Sofia, in città per vedere la Nazionale spagnola impegnata nei mondiali di calcio contro il Belgio al Bentegodi. Oscar Luigi Scalfaro è venuto a Verona due volte, nell’ottobre 1993 e nel settembre 1997: importante la prima visita per la consegna alla città della Medaglia d’oro al valor militare e ai caduti della Resistenza.

Altra visita fu quella di Carlo Azeglio Ciampi, il 23 e 24 luglio 2002. Il presidente, con la moglie Franca, incontrò le istituzioni alla Gran Guardia. Primo capo dello stato a farlo, visitò la redazione de L’Arena, in vicolo Stella. Giorgio Napolitano invece fu in visita nell’aprile 2010 per l’apertura del Vinitaly e nel giugno del 2011, con tappa al giornale L’Arena e incontro con i redattori in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Sergio Mattarella invece è giunto a Verona il 10 aprile 2016 per inaugurare la 50a edizione di Vinitaly, il 30 novembre 2018 per aprire l’Anno accademico all’Università e il 21 giugno 2019 in Arena per la prima de «La Traviata» di Verdi.

Filippo Brunetto

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