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Lascio la politica dopo 11 anni
Senza polemiche

Fabio Venturi
Fabio Venturi
Fabio Venturi
Fabio Venturi

Annuncia l’addio alla politica e si dice in attesa di sostituzione all’Agsm, azienda di cui è presidente da un paio di anni e alla quale ora ambisce Enrico Corsi (Lega). Fabio Venturi, 38 anni, ex delfino del sindaco Tosi che però gli ha preferito Patrizia Bisinella nella corsa alla riconquista di Palazzo Barbieri è stato coordinatore nazionale di Fare!, il partito dell’ex sindaco. Pentito? «No, non ho né rimorsi, né rimpianti, ho sperimentato la stima e l’affetto di tante persone e in un periodo di antipolitica ciò vale doppio».

Quindi ha deciso di lasciare...

Ho detto a Flavio Tosi che esco di scena, dopo 11 anni dedicati alla politica e all’amministrazione mi faccio da parte, ma non entro in altri movimenti o partiti, torno ad essere un comune cittadino. Poi nella vita non si sa mai... Sia chiaro, non me ne vado sbattendo la porta. Con Flavio ci siamo parlati, non me ne vado in polemica contro di lui, è una persona che ha dato molto a me e alla città. Certo, non nascondo che mi sarebbe piaciuto potermi misurare con la candidatura a sindaco, ma ho rispettato la scelta per Patrizia, mi sono messo a disposizione della squadra.

E adesso che farà?

Mi sono sempre occupato di comunicazione, eventi, ufficio stampa e mi rimetto in gioco. Ho avuto anche la fortuna di lavorare tre anni con Gaetano Morbioli, professionista di livello internazionale. Ora riparto da libero professionista. E poi mi prenderò un po’ di ferie, negli ultimi dieci anni ne ho fatte davvero pochine.

Le dispiace lasciare il lavoro iniziato all’Agsm?

È un’azienda di grandi professionalità e il bilancio che presenteremo nei prossimi giorni ha numeri incredibili. Quando venni nominato mi dissero che ero inadeguato, che non avevo il curriculum... Ora i numeri mi danno ragione. Mi dispiace non poter completare progetti come la storica fusione con l’Aim di Vicenza. Spero che si guardino bene le carte e che non ci si lasci guidare da pregiudizi politici. Si tratta di un’opportunità enorme per la città e per il futuro dell’Agsm.

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