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L'emergenza

La ricetta del Comune contro le baby gang: famiglie coinvolte e spazi per i giovani

Alla base l'idea che il fenomeno vada arginato affrontandolo su molto fronti e che non si risolva con un'unica azione
E' emergenza baby gang in città
E' emergenza baby gang in città
baby gang

Una chiamata corale alla città, per coinvolgere tutti i soggetti interessati ad un fenomeno che va arginato affrontandolo su molto fronti e che non si risolve con un'unica azione. I recenti episodi di violenza sul territorio che hanno visto coinvolti giovani spesso minorenni sono materia di serio studio da parte dell'amministrazione impegnata a dare delle risposte concrete alla città. E per farlo non si può non tenere conto anche delle famiglie.

Una rete tra genitori

Ne è convinta l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, che sta affrontando il tema in sinergia con l’assessorato alle Politiche giovanili e che oggi ha anticipato alcune linee di azione. “Dall’analisi dei report emerge che il fenomeno sia fluido e non riconducibile a fattispecie univoche. Elemento comune pare il disagio che la pandemia ha sicuramente aumentato – ha detto l’assessore alla Zivelonghi. "Ma anche il vuoto o l' inadeguatezza dei ruoli, a cominciare dalla famiglia. La nostra sfida è quella di intercettare e rivolgerci anzitutto a quelle meno sensibili alla questione e che non partecipano ai percorsi proposti dalle diverse agenzie educative presenti sul territorio. La parola d’ordine è fare rete, tra le mamme dei ragazzi in età a rischio così come tra tutte le realtà che a vario titolo hanno a che fare con il mondo giovanile e dei minori, dalla parrocchie all’associazionismo. Come Amministrazione stiamo lavorando ad un piano che sarà messo a punto nelle prossime settimane. La volontà è quella di dare una risposta corale alla città, che è chiamata a interrogarsi sulla questione".

Una strada nuova per metodo e partecipazione

"Rileviamo forte la necessità di spazi da dedicare ai giovani, insieme all’assessore alle Politiche giovanili Buffolo stiamo individuando le disponibilità del Comune ma la ricerca è aperta anche a luoghi di associazioni, enti, parrocchie e privati cittadini. Fondamentale sarà anche il ruolo delle Circoscrizioni, che vogliamo coinvolgere maggiormente su tutte le questioni del territorio e in particolare su alcune tematiche che riguardano i diversi modelli di vita. Quella che quindi ci apprestiamo a percorrere è una strada nuova per metodologia di intervento e partecipazione, che andrà in parallelo con l’azione quotidiana e costante della Polizia locale e delle Forze dell’ordine, potenziata nelle ultime settimane”.

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