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Le proteste e i controlli

L'Ulss: «Sperimentazione, alla Aptuit regole rispettate. Animali trattati con cura»

La protesta degli animalisti davanti ad Aptuit
La protesta degli animalisti davanti ad Aptuit
La protesta degli animalisti davanti ad Aptuit
La protesta degli animalisti davanti ad Aptuit

Nei giorni scorsi su Aptuit-Evotec si erano abbattute le proteste degli animalisti, sia con un blitz notturno che con una manifestazione sabato mattina, alla quale era presente anche la consigliera delegata alla tutela animale del comune di Verona. Nel mirino soprattutto l'utilizzo di cuccioli beagle come cavie da laboratorio.

Le porte della multinazionale tedesca, con stabilimento in via Fleming, si sono aperte ai controlli dei servizi veterinari dell'Ulss 9. Fra i compiti del servizio, quello di  controllare settimanalmente la documentazione e  il rispetto delle condizioni di benessere degli animali ospitati. Attività che viene supervisionata da un'ispezione annuale del Ministero della Salute.

 

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«L'esito di tutta questa attività di controllo», ha commentato Stefano Adami, direttore dei Servizi Veterinari dell’Ulss 9, «consente di affermare che Aptuit-Evotec opera in piena corrispondenza con quanto disposto dalla normativa comunitaria e nazionale e manifesta la volontà di superare i requisiti minimi richiesti. L’azienda, infatti, aderisce a un protocollo volontario di certificazione, denominato AAALAC (Association for Assessment and Accreditation of Laboratory Animal Care International), che promuove l'umanizzazione degli animali destinati ad attività di sperimentazione attraverso programmi di accreditamento e valutazione dell'intero processo di cura e mantenimento».

Nella nota dell'Ulss si legge anche che «la vigilanza permanente dell'autorità sanitaria locale deve essere motivo di garanzia e rassicurazione nei confronti di quella parte di opinione pubblica a cui stanno particolarmente a cuore le condizioni di vita e di custodia degli animali destinati alla ricerca scientifica».

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