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Verso le elezioni

In vista delle Comunali, è boom di cambi di casacca

di Enrico Giardini
Federico Vantini, ex sindaco di San Giovanni Lupatoto in quota al Pd, sosterrà Flavio Tosi alle amministrative 2022 (Marchiori)
Federico Vantini, ex sindaco di San Giovanni Lupatoto in quota al Pd, sosterrà Flavio Tosi alle amministrative 2022 (Marchiori)
Federico Vantini, ex sindaco di San Giovanni Lupatoto in quota al Pd, sosterrà Flavio Tosi alle amministrative 2022 (Marchiori)
Federico Vantini, ex sindaco di San Giovanni Lupatoto in quota al Pd, sosterrà Flavio Tosi alle amministrative 2022 (Marchiori)

Boom di nuovi ingressi e cambi di casacca. Si scaldano i motori per le elezioni comunali di domenica 12 giugno, con eventuale ballottaggio domenica 26. Ed escono allo scoperto anche candidati al Consiglio comunale, nelle liste collegate ai candidati sindaco. È chiaro che anche dalla forza di attrarre voti da parte dei candidati al Consiglio - di 36 membri, più il sindaco - ma anche ai Consigli delle otto circoscrizioni, dipendono le sorti di chi punta alla carica di primo cittadino. C'è da ricordare, poi, che per il Consiglio è possibile votare due persone, al massimo. Nel caso se ne votino due devono essere di genere diverso. Chi vota invece un nome solo, questo può essere o di un uomo o di una donna.

Nel centrodestra, a sostegno della ricandidatura a sindaco di Federico Sboarina, come già riportato, spicca il passaggio alla Lega di Ilaria Segala, assessore all'urbanistica e all'ambiente, che nel 2017 aveva corso in Battiti, la lista civica di Sboarina. E si presenta al Liston 12, presenti il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Luca Zanotto, Lega, i coordinatori della Lega Federico Bricolo e Nicolò Zavarise, assessore, la vicepresidente della Regione e assessore alle infrastrutture e trasporti Elisa De Berti, Lega, i deputati Paolo Paternoster e Vito Comencini, anche consigliere comunale.

«Mi definisco una moderata di centrodestra, da sempre più un amministratore pubblico che un politico», dice Segala, 43 anni, ingegnere, già presidente dell'Ordine degli ingegneri di Verona. «In stretta collaborazione con due amministratori della Lega, Zanotto e De Berti ho realizzato una staffetta fondamentale per ottenere risultati in progetti complessi», illustra. «Sono partita da un'esperienza civica che non rinnego, anzi», prosegue, «che mi ha dato tanto, ma oggi sono pronta a credere a ricandidarmi in un partito, la Lega, concreto, che trovo più adatto alla mia nuova dimensione cittadina, ovviamente nella continuità e a supporto di Sboarina sindaco». Accolta a braccia aperte dai leghisti, Segala. E Zanotto, che si candida in tandem con lei, spiega che «dopo cinque anni di lavoro gomito a gomito è bello pensare di proseguire insieme per completare il lavoro svolto».

 

L'assessore Ilaria Segala, a destra, con i leghisti Zavarise, De Berti, Bricolo, Zanotto (Foto Marchiori)
L'assessore Ilaria Segala, a destra, con i leghisti Zavarise, De Berti, Bricolo, Zanotto (Foto Marchiori)

Nuovi ingressi anche sul fronte di Flavio Tosi, ricandidato sindaco, che ha già riportato con sé Antonio Lella e Luigi Pisa, ex assessori. Federico Vantini, 43 anni, architetto, ex Pd nel periodo di Matteo Renzi segretario a cui fu vicinissimo, già sindaco di San Giovanni Lupatoto, si candiderà per il Consiglio nella Lista Tosi. «Io sono di Verona e ci abito. Ho scelto di abbracciare la sfida delle amministrative perché è l'occasione unica per dare una svolta alla nostra città e lasciare il segno del nostro tempo. Lo faccio con Flavio Tosi, che ha già dimostrato di essere un sindaco capace e di riconoscere la città nel profondo», dice Vantini, alla bottiglieria Corsini, presenti Tosi e Davide Bendinelli, sindaco di Garda e deputato di Italia Viva, «partito che sosterrà Tosi, in ottica civica». Vantini punta su «cambiare la mobilità a favore di pedoni, ciclisti e mezzi pubblici», sul «dare centralità ai quartieri e di rigenerare il tessuto urbana». Tosi raccoglie «la valenza civica, amministrativa, di Vantini, già sindaco, come me, e come Bendinelli, e vogliamo rilanciare Verona». Vantini è in Iv ma la candidatura ha connotazione civica.

In Fratelli d'Italia, dove è appena entrato anche Vittorio Di Dio, della destra sociale, già assessore, entra Massimo Piubello, già consigliere comunale tosiano, in quota al movimento di destra Progetto Nazionale. «In Comuni come Legnago, Cerea, Bovolone, Vicenza, e in Lombardia, Pn ha portato suoi esponenti in FdI e così faccio anch'io, per la ricandidatura di Sboarina», dice, presenti il deputato e coordinatore provinciale di FdI Ciro Maschio e il consigliere regionale di FdI Daniele Polato, oltre al presidente di Pn Piero Puschiavo.

Non mancano però stilettate. «Prendiamo atto che da ora il centrosinistra esprime due candidati sindaci», ironizza Paolo Borchia, eurodeputato della Lega, «visto che Tosi, che grottescamente va dichiarandosi di centrodestra, ha imbarcato addirittura Vantini, pupillo di Renzi». Duro Michele Bertucco, di Verona e Sinistra in Comune: «Dopo averci spiegato per anni quale fosse la vera sinistra riformista i renziani veronesi trovano posto nella forza più conservatrice del centrodestra veronese, ora impegnata a far dimenticare ai veronesi i dieci anni sprecati alla rincorsa di cimiteri verticali, trafori, lottizzazione delle aziende partecipate. Basteranno cinque anni di opposizione per riabilitare la figura di Tosi?».

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