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Cgia di Mestre su dati 2021

In Italia un furto in negozio ogni 9 minuti. A Verona 128,6 denunce ogni 100mila abitanti. Ecco cosa piace ai ladri

La media italiana è di 96,1. In Veneto sette colpi su dieci restano impuniti. Gioiellerie, farmacie e bici di lusso le categorie più colpite
Cartello sulla vetrina di un negozio svaligiato dai ladri
Cartello sulla vetrina di un negozio svaligiato dai ladri
Cartello sulla vetrina di un negozio svaligiato dai ladri
Cartello sulla vetrina di un negozio svaligiato dai ladri

Furti e spaccate continuano a essere un grosso problema per tanti commercianti e altrettanti artigiani. Le situazioni più critiche si verificano al Nord, dove Milano, Parma, Bologna, Rimini, Imperia, Firenze e Torino sono le province dove i negozianti sono i più bersagliati. A livello nazionale in quasi tre casi su quattro gli autori rimangono impuniti. Il dato è elaborato dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre in base alle rilevazioni Istat. 

Nel 2021 - ultimo anno in cui i dati sono disponibili - ci sono state 56.782 denunce per furto nei negozi in Italia, il +10,8% del 2020, anno più critico della pandemia. Praticamente gli operatori commerciali e artigianali hanno subito 156 furti al giorno, 6,5 ogni ora e uno ogni 9 minuti.

 

La situazione in Veneto

In Veneto sette furti su dieci restano impuniti. Nel 2021, ad esempio, il 69,5 per cento dei furti compiuti ai danni di negozi e botteghe presenti in Veneto sono rimasti impuniti. Stiamo ovviamente parlando di reati contro il patrimonio che sono stati denunciati dalle vittime alle forze dell’ordine che, si stima, costino alle attività economiche del Veneto attorno ai 400 milioni di euro all’anno.

Nel 2021 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili), in Veneto ci sono state 4.493 denunce per furto nei negozi. Di queste, nel 69,5 per cento dei casi l’autore/gli autori del delitto non sono stati catturati dalle forze di polizia entro un anno dall’evento. Sempre a livello regionale, il numero dei furti denunciati nel 2021 ogni 100 mila abitanti è stato pari a 92,4. Un dato al di sotto della media nazionale che si è attestata a 96,1.

A livello provinciale la situazione più critica si è verificata a Venezia con 134,2 furti denunciati ogni 100 mila abitanti (in termini assoluti sono stati 1.129). Seguono Verona con 128,6 (1.193 furti), al 17° posto nella classifica nazionale, poi Padova con 87,1 (812 furti), Rovigo con 76,5 (176 denunce), Vicenza con 69,1 (590 furti), Treviso con 56,9 (500 denunce) e Belluno con 46,7 (93 furti).

 

La classifica delle regioni

Le regioni dove i malfattori la fanno franca maggiormente sono Umbria e Marche (73,8% dei casi), la Campania (79,8%) e il Lazio (81,3%).

Ogni 100mila abitanti, Lombardia (138,8), Emilia Romagna (142,1) e Liguria (144,8) sono le regioni più "martoriate". A livello provinciale, infine, i territori più colpiti sono Torino, con 155,5 furti denunciati ogni 100 mila abitanti, Firenze con 160,3, Imperia con 167,5, Rimini con 186,5, Bologna con 186,9 e Parma con 194,5. Maglia nera è Milano con 222,8 furti ogni 100 mila abitanti. La media italiana è di 96,1.

 

Le categorie più colpite

Storicamente le categorie più colpite sono gli orafi-gioiellieri, i pellicciai, i tabaccai, i farmacisti e i benzinai; le prime due per il valore economico dei loro prodotti, le altre per la disponibilità di contanti. Grazie ai pagamenti elettronici, alle telecamere di sorveglianza e alle casseforti a tempo il rischio è sceso. Da qualche anno sono sempre più nel mirino anche i negozi di prodotti tecnologici, gli autoriparatori o concessionari auto-moto, i commercianti di bici di pregio, i supermercati, la moda-abbigliamento sportivo e i negozi di cosmetici e profumi.

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