<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
università e csv per il crowdfunding

Il volontariato veronese a scuola di raccolta fondi online: ecco come è andata

Mani intrecciate  a simboleggiare la rete del volontariato
Mani intrecciate a simboleggiare la rete del volontariato
Crowdfunding per il volontariato, interviste a Brentani e De Crescenzo

Università di Verona e Terzo Settore sempre più alleati al servizio del territorio.
Alle già collaudate esperienze di sinergia condotte sia sul piano della didattica che della ricerca, infatti, si è concluso oggi un altro importante progetto per la realizzazione della cosiddetta terza missione universitaria (finalizzata all’interazione diretta con la società civile), battezzato «Crowdfunding Lab» e avviato a inizio 2023 nell’ambito di un accordo di collaborazione scientifica tra i due Dipartimenti di Scienze Economiche e di Management, e il Centro di Servizi per il Volontariato di Verona. Obiettivo: la creazione di un percorso di progettazione partecipata per la realizzazione di campagne di crowdfunding da parte di associazioni veronesi di volontariato.

Alla fase pilota, presentata presso Scienze Economiche come focus del più ampio tavolo intitolato  “Crowdfunding e Terzo settore a Verona: progetti, esperienze e prospettive”, hanno preso parte quindici Ets (enti del terzo settore) del territorio.

«Per un anno le associazioni aderenti sono state formate e accompagnate in un processo di familiarizzazione con le tecniche di crowdfunding, strumenti messi a disposizione del mondo della raccolta fondi per ottenere donazioni dai cittadini tramite piattaforme online», ha spiegato Cinzia Brentani.

«Il ruolo di noi docenti è stato quello di accompagnare le partecipanti a un processo decisionale», ha precisato Veronica De Crescenzo (Dipartimento di Management), responsabile scientifico del progetto insieme a Veronica Polin e Giorgio Mion (Dipartimento Scienze Economiche), «e mentre alcune realtà hanno ritenuto lo strumento non adeguato alla propria causa, una delle quindici è arrivata fino all’ultima tappa ossia alla costruzione di una vera e propria campagna di crowdfunding».

Strada non per tutti, dunque, «né così semplice come sembra, in quanto prima di imboccarla un’associazione deve ad esempio definire bene il suo obiettivo (la causa), costruire un budget, individuare il target di riferimento», ha sottolineato Mion. 

 

Francesca Saglimbeni

Suggerimenti