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Il Veneto lavora per la riapertura

Ingresso in Arena nell’estate 2020: anche quest’anno entreremo con mascherine e termoscanner all’ingresso, ma aumenta il numero di spettatori ammessi
Ingresso in Arena nell’estate 2020: anche quest’anno entreremo con mascherine e termoscanner all’ingresso, ma aumenta il numero di spettatori ammessi
Ingresso in Arena nell’estate 2020: anche quest’anno entreremo con mascherine e termoscanner all’ingresso, ma aumenta il numero di spettatori ammessi
Ingresso in Arena nell’estate 2020: anche quest’anno entreremo con mascherine e termoscanner all’ingresso, ma aumenta il numero di spettatori ammessi

Manca poco, il prossimo passaggio che tutti stiamo aspettando è che il Veneto torni ad essere in zona gialla. Le Regioni italiane sono al lavoro, con loro gruppi tecnici indicati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, in riferimento alle riaperture delle attività prevista dagli organi decisionali centrali. In quest’ambito, la Regione Veneto ha il coordinamento di due gruppi tematici specifici: il primo è prettamente sanitario e risponde a quanto previsto dal Dpcm 2 marzo 2021, art. 56 e al decreto del ministro della Salute del 23 marzo 2021, che istituisce presso il ministero un tavolo tecnico di confronto, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico individuati dal decreto del ministro della salute 30 aprile 2020. A seguito della richiesta del ministero della Salute, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha indicato le Regioni Veneto (coordinatore), Lazio, Lombardia, Molise e la Provincia Autonoma di Trento. Il secondo gruppo di lavoro, particolarmente rilevante alla luce della grave crisi economica e delle tensioni sociali che si sono palesate, è stato costituito con riferimento alle Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative, per una valutazione sugli eventuali aggiornamenti e integrazioni delle suddette linee guida, anche al fine di formulare proposte al governo sulla riapertura della attività economiche, produttive e ricreative, non appena la curva dei contagi renderà possibile programmare un allentamento delle misure attualmente in vigore. Il gruppo, coordinato dal Veneto, è costituito anche dalle Regioni Toscana, Lombardia, Emilia Romagna e Campania. Entrambe le linee di lavoro sono di supporto e confronto con le istituzioni centrali e consentiranno nel breve periodo l’emanazione di documenti per il monitoraggio e la valutazione del rischio oltre che per la riapertura in sicurezza delle attività che saranno in grado di garantire il rispetto delle prescrizioni previste per la prevenzione del contagio da Sars-Cov2. Il documento dovrà consentire a tutte le attività di prepararsi per tempo ed essere pronti prima della stagione estiva. Un quadro all’interno del quale il Veneto, prima Regione turistica d’Italia per presenze e fatturato, e sede di prestigiose realtà culturali, come l’Arena di Verona, la Fenice di Venezia, il Teatro Stabile del Veneto, potrà dare un contributo particolarmente rilevante, anche sul fronte della vita e dell’economia che ruota attorno alla cultura. Attraverso il lavoro del gruppo interregionale sarà possibile individuare modalità organizzative e regole, dando vita anche a specifici protocolli per riaprire al pubblico le grandi occasioni di spettacolo. «Da mesi ci stiamo muovendo in questo senso», commenta il sindaco Fedrico Sboarina, «abbiamo allestito 4 mostre che nessuno ha ancora visto e che non vediamo l’ora di inaugurare, e fatto nuovi percorsi museali con le 5 nuove opere fra donazioni e prestiti. L’attività culturale dei musei ha prodotto progetti innovativi e per l’Arena abbiamo già inviato il protocollo per la riapertura del nostro anfiteatro al sottosegretario Lucia Borgonzoni che ha concordato sul fatto che Verona è capofila in Italia della ripartenza culturale». Non soltanto, Sboarina punta il dito sulla situazione vaccinale: «Il 19 giugno abbiamo la prima della stagione lirica con il maestro Muti, è necessario vaccinare più persone possibili, la nostra città deve arrivare pronta a questo appuntamento, è una sfida che non possiamo permetterci di perdere. Per il bene della città e della nostra comunità». •

Alessandra Vaccari

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