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La tradizione

Ultime ore del carnevale d'autunno. «Il prossimo Bacanal torna alla tradizione»

di Chiara Bazzanella
Valerio Corradi
Valerio Corradi
Valerio Corradi
Valerio Corradi

Tra lamentele e soddisfazioni il villaggio delle Tradizioni si accinge a chiudere. Domani, con partenza alle 12.30 da piazza Bra e arrivo di fronte alla basilica di San Zeno verso le 13, la cavalcata guidata da Tommaso Da Vico, realizzata quest'anno in collaborazione con Fiera Cavalli, siglerà la conclusione del Carnevale fuori stagione. Per questo motivo il mercato dell'antiquariato di San Zeno slitterà di una settimana, dando appuntamento a domenica prossima, il 14 novembre.

 

Il giro di gente e l'afflusso di visitatori soddisfa gli organizzatori anche se, come riportato sul nostro giornale di ieri, non sono mancate le contestazioni da parte di alcuni residenti e commercianti del rione San Zeno che, con tanto di striscioni alle finestre, hanno denunciato un eccesso di disagi. «Dispiace se persone sopra le righe o balordi abbiano creato situazioni di fastidio e degrado, e sarà nostra cura appurarlo e contrastare le criticità», dice il presidente del Bacanal, Valerio Corradi. «Il nostro obiettivo è stato di recuperare la data perduta dopo un anno e mezzo di restrizioni con un evento fuori dall'ordinario sia per il periodo che per la durata. La prossima edizione, con il venerdì Gnocolar in programma per il 25 febbraio, resterà invece fedele alla tradizione».

 

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Corradi ricorda che per contenere il più possibile i disagi è stato aperto il parcheggio di piazza Corrubbio, il villaggio è stato sospeso nei giorni di ricordo ai defunti e sono state adottate precauzioni per controllare i rumori con appositi fonometri. «Purtroppo le casette in legno, senza dubbio esteticamente più belle, non sono consentite per legge se utilizzate per cucinare», evidenzia. «Per questo abbiamo dovuto ripiegare su strutture in lamiera e tensostrutture in cui realizzare gli eventi anche per ridurre i rumori. Siamo andati per le lunghe, è vero, ma la gente ha apprezzato e siamo felici anche dell'aspetto solidale, visto che riusciremo a donare circa 25mila euro ad Abeo. Siamo comunque ben propensi ad accettare consigli per migliorarci».

 

I disagi hanno ormai le ore contate. Domani la cavalcata in cui il potere militare di Cangrande passa a quello civile di da Vico e infine a quello ecclesiastico dell’abate, decreterà la conclusione dell’anomalo periodo carnevalesco. Nel pomeriggio si esibiranno una serie di gruppi veneti Beat con un repertorio degli anni ’80 e poi i battenti chiuderanno. «Siamo già alle prese con la prossima edizione 2022», conclude Corradi, assicurando che si tornerà alla tradizione di sempre, senza tanti gazebi né villaggi.

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