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Il Papà del Gnoco
che c’è in tutti noi

di Silvino Gonzato

In un clima di contestazione generale in cui tutti contestano tutti e tutto - scrive la Olga - non c'è più rispetto neanche per il Papà del Gnoco. Su un nissól appeso a Porta Vescovo il re del carnevàl, al secolo Valerio Corradi detto "el Taba", viene definito, tra l'altro, «pansón leghista». Si tratta di "delitto di leso pirón", come sostiene l'avvocato Garbùia del bareto, un crimine da lavare nel clìnto. El Garbùia, temendo per l'incolumità del Papà del Gnoco, ha presentato istanza urgente al prefetto perché gli venga assegnata una scorta o, in subordine, sia sostituito da un sosia, almeno durante il corteo del Vènardi gnocolàr. La sfilata si è tenuta ieri e tutto è filato liscio, ma non sappiamo se sotto el barbón bianco del Papà del Gnoco ci fosse el Taba o un sosia né se i Macaróni del sèguito fossero in realtà guardie del corpo. Certo è che - come dice il filosofo-psicologo-sociologo Strusa - c'è poco da stare allegri se la contestazione alza il tiro prendendo di mira l'unica istituzione che sembrava godere del consenso unanime.

El Strusa fa un ragionamento ancora più profondo. «I sentimenti ostili nei confronti di maschere come el Papà del Gnoco, da cui da secoli ci sentiamo rappresentati, - dice - sono la conseguenza della frustrante condizione di chi, non riuscendo a colpire con efficacia i bersagli tradizionali, cioè i politici che ci malgovernano e sbafano alle nostre spalle, prende di mira soggetti e istituzioni all'apparenza più vulnerabili». Questo dice el Strusa e quando aggiunge che «prendersela col Papà del Gnoco è una pratica autolesionistica perché in ognuno dei noi c'è un Papà del Gnoco» raggiunge, secondo me - che pur non ho fatto le scóle alte -, una profondità di pensiero difficile trovare in altri filosofi. Il mio Gino, cercando di interpretare fino in fondo il ragionamento dello Strusa, ipotizza che dentro ognuno di noi ci sia anche un "pansón leghista". Me lo ha detto mentre guardavamo la sfilata dei carri davanti al nostro Telefunken in palissandro. «Me par, Gino - gli ho risposto - che te vàghi massa in profondità, me par che con questa riflessión te àbi tocà el fondo del buso della Spluga della Preta».

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