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Il convivente ha confessato l'omicidio

I fratelli: «Khadija
aveva paura, voleva
tornare in Marocco»

Il convivente ha confessato l'omicidio
Un'immagine felice di Khadija
Un'immagine felice di Khadija
Un'immagine felice di Khadija
Un'immagine felice di Khadija

«Avevo sentito mia sorella l’ultima volta in agosto. Ero in vacanza da mia madre, in Marocco e Khadija avrebbe dovuto raggiungerci. Ma poi era arrivata a casa quando io ero già rientrato in Italia». A parlare è uno dei tre fratelli della donna marocchina uccisa e fatta a pezzi, in un podere di località Gardoni, a Valeggio sul Mincio dal convivente, Agim Ajdinaj, che ha confessato ieri dopo l'arresto da parte dei carabinieri.

 

«Non voglio comparire con volto e nome, perché ho paura che poi chi ha ammazzato mia sorella se la prenda anche con noi», dice.  «Mia sorella era una donna molto riservata. Ed era molto forte, determinata», aggiunge. «Mia sorella maggiore - prosegue - mi ha detto che Khadija, in agosto, si era un poco confidata, aveva espresso il desiderio di rientrare in Marocco e aveva detto di aver paura di qualcuno, ma l’altra mia sorella non aveva capito di chi nello specifico, sembrava che Khadija non volesse tornare in Italia».

 

 

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