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Gennari: «Pd e Tosi
già pronto l’accordo»

Alessandro Gennari
Alessandro Gennari
Alessandro Gennari
Alessandro Gennari

«La nostra ricetta per Verona? Persone competenti al posto giusto, non politici di professione». A una settimana dal voto, Alessandro Gennari, candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle, ha riassunto così, in un comizio in piazza Bra tenutosi ieri mattina il programma per l’amministrazione comunale.

«Ancora oggi solo noi possiamo dire una cosa del genere: non di certo gli altri partiti che si candidano a guidare questa città. Se guardiamo le altre liste si trovano sfilze di ex assessori, persone che hanno tradito il proprio mandato elettorale: consiglieri regionali che torneranno a Venezia appena sconfitti, perché conviene così. A destra c’è la gara per smarcarsi da Tosi, c’è chi si vanta di essere stato con lui per solo un mandato. A sinistra, ci sono sedicenti ecologisti che appoggiano Tav e Trivelle. E sembrerebbe, a quanto dicono ben informati, che per il secondo turno ci sia già l’accordo pronto tra Pd e Tosi».

L’incompetenza, aggiunge Gennari, ha fatto danni incalcolabili a Verona.

«Cosa succede se ai vertici delle partecipate ci sono politici di professione? Il risultato è sotto gli occhi di tutti: buco di 30 milioni in Fondazione Arena, maximulta di 5,5 milioni all’Agsm, tre inchieste al consorzio Zai per peculato».

«Nel programma del Movimento 5 Stelle non c’è solo trasparenza e merito», afferma Gennari. «Da un lato Verona è una città che funziona ancora bene, c’è lavoro e una relativa prosperità, dall’altro servono urgenti interventi. C’è un problema ambientale da affrontare: qui non vogliamo centri commerciali e persone che arrivano con la valigetta dei soldi pensando di comprare la città. Occorre una mobilità davvero sostenibile, con un bike sharing che arrivi fino nelle periferie. Bisogna affrontare la questione delle barriere architettoniche, il disagio sociale, assicurando un tetto a tutti. Se è vero che la coperta è corta, è anche vero che bisogna sapere da che parte tirarla».

Tra le proposte del Movimento 5 Stelle, un biglietto integrale per consentire a quanti arrivano con il treno di giungere fino al centro, un turismo culturale e diversificato, con più percorsi storici in città e coordinato con il comprensorio del Garda, e più competenze nelle circoscrizioni.

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