Un pieno di emozioni, nel segno della musica e di una delle grandi eccellenze veronesi. Dirigenti, artisti e dipendenti di Fondazione Arena sono stati accolti in Vaticano dal Papa per un’udienza privata.
«Continuate a portare serenità e gioia con la vostra arte», ha detto il pontefice prima di ascoltare coro e musicisti della Fondazione, presente in gran numero con in testa la sovrintendente Gasdia e il sindaco e presidente dell’ente lirico Damiano Tommasi, di fianco a loro anche il sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi.
Presente anche il vescovo di Verona Domenico Pompili che ha sottolineato: «L’idea di questo incontro è nata insieme negli scorsi mesi unendo la ricorrenza del centesimo Festival dell’Arena e l’esperienza personale del Santo Padre, che sin da bambino è stato educato a questa forma d’arte dai suoi genitori, andando a teatro e ascoltando le opere alla radio. Certamente il Belcanto è un’eccellenza che ben rappresenta Verona, che è pronta ad accogliere il Papa il 18 maggio e ad interpretare il suo messaggio di pace, giustizia e salvaguardia del creato».
«L’incontro di questa mattina è stato una grande emozione per tutti i lavoratori della Fondazione Arena – spiega il sindaco Damiano Tommasi, presidente di Fondazione Arena -, specialmente visto che il Santo Padre coltiva fin da bambino la passione per l’opera. È al tempo stesso un segno di grande responsabilità che ci invita a riflettere sul messaggio della musica in Arena, la cui portata internazionale è stata sottolineata anche oggi».
«L’accoglienza che Papa Francesco ha voluto riservare a Fondazione Arena e ai suoi artisti e lavoratori ci riempie di orgoglio ed entusiasmo – afferma il Sovrintendente Cecilia Gasdia -. Il nostro teatro è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. I riconoscimenti che la Fondazione sta ricevendo sono un importante stimolo a fare sempre meglio per il futuro dell’Opera in Arena e al Teatro Filarmonico».
«L’idea di questo incontro è nata insieme negli scorsi mesi – sottolinea il Vescovo, Monsignor Domenico Pompili -, unendo la ricorrenza del centesimo Festival dell’Arena e l’esperienza personale del Santo Padre, che sin da bambino è stato educato a questa forma d’arte dai suoi genitori, andando a teatro e ascoltando le opere alla radio. Certamente il Belcanto è un’eccellenza che ben rappresenta Verona, che è pronta ad accogliere il Papa il 18 maggio e ad interpretare il suo messaggio di pace, giustizia e salvaguardia del creato».
«Una giornata emozionante, che resterà nella storia di Fondazione Arena e della città di Verona - dichiara il Sottosegretario del Ministero della Cultura Gianmarco Mazzi -. È stato un incontro prezioso, come lo sono le parole che il Papa ha rivolto a tutti noi, dalle quali emerge la sua grande attenzione e propensione per l'arte e la musica».