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Vigasio

Perseguita i vicini disabili: insulti, soprusi e cibo marcio o pieno di vetri per i loro animali

A processo un 54enne veronese
Esche avvelenate
Esche avvelenate
Esche avvelenate
Esche avvelenate

Dovrà affrontare un processo un cinquantaquattrenne di Vigasio accusato di stalking nei confronti di una coppia di vicini di casa, entrambi disabili, e di aver cercato di uccidere i loro animali: un cane e alcune tartarughe di terra. 

Ieri il caso è stato trattato dal gup Carola Musio, che ha rinviato a giudizio il cinquantaquattrenne (difeso dall’avvocato Greta Sona). 

L’uomo, secondo gli inquirenti, avrebbe spesso minacciato e molestato la coppia, mettendo in atto vari «dispetti», in alcuni casi anche pesanti: legando un sacchetto di immondizie, con all’interno feci di gatto, al palo del parcheggio disabili, lasciando il suo furgone negli spazi comuni e rendendo così difficili le manovre per loro, insultandoli e minacciandoli, gettando nel giardino della coppia feci di animale e resti di cibo.

Inoltre, sempre secondo le accuse, il cinquantaquattrenne avrebbe lanciato esche pericolose, come resti di pollo con ossa, notoriamente pericolose se ingerite dai cani, cibo avariato o contenente sostanze tossiche, oltre a un pezzo di ananas con all’interno frammenti di vetro, proprio con l’obiettivo di causare la morte di questi animali.

La coppia, assistita dagli avvocati Alessandro Avanzi e Giuliasofia Aldegheri, ha quindi deciso di sporgere denuncia: il boccone «avvelenato» è stato analizzato dagli esperti dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. 
A chiarire quanto avvenuto ed eventuali responsabilità sarà ora il processo

Manuela Trevisani

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