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La protesta

Esami della patente, alla Motorizzazione touch screen «traditori»

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Il direttore della Motorizzazione Francesco Baldari durante un esame della patente
Il direttore della Motorizzazione Francesco Baldari durante un esame della patente
Il direttore della Motorizzazione Francesco Baldari durante un esame della patente
Il direttore della Motorizzazione Francesco Baldari durante un esame della patente

Alle difficoltà di assegnare il giusto significato a questo e quel segnale stradale o di indovinare quale auto deve immettersi per prima nel tale incrocio, si aggiunge quella di digitare correttamente la risposta scelta sul monitor. La prova teorica per la patente, negli spazi della Motorizzazione Civile, si svolge spesso non più su fogli cartacei ma in automatico su schermi touch screen, quelli che funzionano cioè toccando direttamente le immagini. Schermi che però sarebbero poco sensibili e non sufficientemente efficienti, tanto da incappare in errore facendo saltare risposte senza che l’esaminando se ne accorga.

La segnalazione arriva da un cittadino, Dimitri Fomaev, la cui moglie l’altro giorno è stata bocciata all’esame teorico della patente e ora è deciso a portare all’attenzione di tutti la questione, «eventualmente anche facendo regolare denuncia. Mia moglie non ha risposto a tre domande semplicissime perché il touch è andato avanti in automatico, senza che lei se ne accorgesse e che fosse indicato a fine prova. Parlando con altri fuori dalla Motorizzazione, in tanti hanno confermato le criticità anche nel semplice inserimento del codice fiscale. Sono mezzi vecchi, non adeguati, e non è giusto che a rimetterci siano le persone che sostengono l’esame, tra l’altro con quel che costa in termini di bollettini», segnala Fomaev.

Sulla questione, interviene direttamente il direttore della Motorizzazione civile Francesco Baldari. «Come per tutti gli strumenti informatici, può capitare un malfunzionamento. Va subito segnalato all’esaminatore – il personale è presente e a disposizione anche per questo – e si cambia subito la postazione, ce n’è sempre una di riserva», spiega. «Svolgiamo 1.500 esami di teoria al mese, sei turni al giorno. Se davvero ci fossero criticità diffuse ai sistemi, avremmo oltre un centinaio di segnalazioni al mese, parecchie ogni settimana. Invece sono sporadiche», conclude Baldari. La questione, tuttavia, non è nuova tra gli istruttori di scuola guida ma è decisamente delicata. Se è vero che il sistema touch può in qualche modo interferire segnando qualche errore in più, potrebbe essere vero anche il contrario. Di fatto, polemiche, lamentele e segnalazioni emergono solo tra i bocciati. E stabilire da cosa dipendano gli errori è impossibile. Di sicuro, però, tra gli istruttori c’è chi dispensa ai propri studenti di guida consigli utili oltre che sulle nozioni necessarie anche su come digitare correttamente sui touch della Motorizzazione.

«Le lamentele dei ragazzi sulla poca sensibilità dei monitor effettivamente ci sono», confermano aggiungendo che il segreto è «dare un colpo secco con l’unghia. Appoggiando tutto il dito, ad esempio, si rischia di prendere più impulsi». «Recentemente, una persona che doveva sostenere la prova per la patente C è stato bocciato con 7 errori e ha contestato la funzionalità del touch», dettaglia Benedetto Martorana, presidente provinciale di Confarca, Confederazione autoscuole. Una mancata sensibilità che può dipendere da più fattori. In primis quello che essendo strumenti condivisi da molte persone e su cui si tocca sostanzialmente negli stessi punti, possa crearsi una sorta di patina sullo schermo. «A ogni turno, i monitor dovrebbero essere puliti e sanificati, a maggior ragione in tempo di Covid e ci auguriamo che ciò venga fatto. Assodato ciò, allora potrebbero anche esserci effettive criticità di funzionamento del touch. È indimostrabile però. Come poter essere certo che gli schermi abbiano un funzionamento anomalo e che non siano i candidati, invece, a sbagliare?», si chiede Martorana. «Almeno ci fosse un alert per le domande lasciate vuote. E il tempo per tornare indietro. Così proprio non funziona, molti preferirebbero il cartaceo ma non si può scegliere. Ho chiesto di parlare con un responsabile o un referente ma non è stato possibile», chiude Fomaev.

Ilaria Noro

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