Verona si prepara all'ultimo saluto ad Ennio Trivellin, deportato veronese sopravvissuto al campo di concentramento di Mauthausen e presidente dell'Associazione degli ex deportati (Aned) di Verona: i funerali di Trivellin, che si è spento venerdì a Codroipo a 94 anni, saranno celebrati martedì 20 settembre alle 16 nella chiesa di Santo Stefano.
Ennio Trivellin, che era stato uno degli studenti del Galileo Ferraris che avevano scelto di fare la propria parte durante l'occupazione nazifascista mettendosi a disposizione della Resistenza come staffetta partigiana, venne catturato a Verona il 2 ottobre del 1944. Imprigionato al Forte San Leonardo, fu poi trasferito al campi di transito di Bolzano e, da qui, al campo di concentramento di Mauthausen. Il 13 dicembre venne spostato al sottocampo di Gusen. La liberazione arrivò il 5 maggio ad opera di un manipolo di soldati americani.
Il ritorno a Verona e gli ultimi anni da testimone
Al termine di un viaggio coi contorni dell'odissea, Trivellin riuscirà a rientrare a Verona il 29 giugno: pesava 47 chili. Per sessant'anni il ricordo di ciò che aveva visto e vissuto è rimasto sepolto nel profondo del suo animo, tenuto lontano quasi fosse il ricordo di qualcosa che gli era stato solo raccontato.
Ci si era riapprossimato, alla sua storia, nel 1995 quando volle tornare a Mauthausen per le celebrazioni del cinquantesimo di liberazione del campo: iniziò così il profondo percorso interiore che anche sulla spinta dei figli Francesca e Stefano lo ha portato nel giro di una decina di una decina di anni a portare la sua testimonianza nelle scuole e a racchiuderla tra le pagine del libro Come passeri sperduti. Nel 2016 aveva raccolto da Gino Spiazzi il testimone da presidente dell'Aned di Verona.
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