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Carnevale

L'ora del Papà del Gnoco: sarà Balota o Fumo? Decidono le urne

di Chiara Bazzanella
Voteranno i maggiorenni con carte di identità. Dopo due anni di stop causa pandemia, torneranno a essere distribuiti gli gnocchi in piazza
I contendenti alla carica di Papà del Gnoco con i loro avvocati durante la serata delle arringhe
I contendenti alla carica di Papà del Gnoco con i loro avvocati durante la serata delle arringhe
I contendenti alla carica di Papà del Gnoco con i loro avvocati durante la serata delle arringhe
I contendenti alla carica di Papà del Gnoco con i loro avvocati durante la serata delle arringhe

Dibattito e disquisizioni non sono bastati a convincere i giudici, e l'elezione del Papà del Gnoco anche quest'anno sarà popolare, affidata a cittadine e cittadini veronesi. Giovedì sera nella sede del Bacanal si è svolta la consueta arringa tra i due candidati che, supportati dai loro avvocati, avrebbero dovuto screditare le competenze del rivale per ottenere la nomina in diretta senza dover arrivare a ricorrere al voto della gente.

 

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Il momento di spettacolo ripercorre una tradizione lontana, ripresa nel 2017 e mai più abbandonata. Il candidato numero 1, Ermes Marchiotto, detto Fumo è stato supportato da un improbabile quanto esilarante avvocato vestito da emirato, impersonificato dal già Papà del Gnoco, Paolo Fabrello, mentre il candidato numero 2, Fabio Prando, detto Balota ha ricevuto una minuziosa difesa dal vero avvocato in toga Enrico Campagnari.

 

Il dibattito, le battute, le promesse

El Balota si è presentato alla corte ben rasato e dal volto morbido come quello di un bambino. Cosa questa, che ha acceso un accalorato dibattito sull'integrità morale dell'avversario che, già fumoso nel soprannome, avrebbe promesso di radersi solo in caso dovesse vincere il titolo di Papà del Gnoco. Una promessa, comunque, che se sarà rispettata lo renderà uomo d'onore.

A suon di battute, incalzi e risate del pubblico, e lo srotolamento di rotoli di carta igienica per elencare i lunghi riconoscimenti ricevuti in questi anno dal presidente del Bacanal, Valerio Corradi, la cerimonia è giunta al termine proprio quando il ribollio dell'acqua sul fuoco ha iniziato a stuzzicare l'appetito dei presenti, sempre lieti di gustare un buon piatto degli immancabili gnocchi.

 

Tutti a tavola dopo la sentenza

Al richiamo della cucina, il collegio - composto dal Decano dei Papà del Gnoco Gianni Carli, detto Balena, il presidente del Senato dei Papà del Gnoco Arnaldo Leso, detto Nane, e il Notaro della Contrada Andrea Perina, detto Ettore - ha decretato che entrambi gli sfidanti hanno le carte in regola e che soltanto il popolo potrà scegliere a chi fare indossare i panni e lo scettro del 493 esimo Sire del Bacanal.

Martedì scorso, del resto, anche la classica prova costume aveva promosso entrambi i candidati.

 

Domani la votazione

Domani, 15 gennaio, quindi, toccherà ai cittadini, purché maggiorenni e muniti di carta d'identità, esprimere il proprio voto alle urne, aperte dalle 8 alle 13 in piazza San Zeno. Sarà così decretato una volta per tutti se il Sire sarà Ermes, originario di Golosine e allevatore di bestiame classe 1974, oppure Fabio, 44 anni, che da sempre vive a San Massimo e lavora come operatore di macchine utensili.

Mentre si conteranno i voti, la festa rivedrà le origini. Dopo due anni di stop causa pandemia, torneranno a essere distribuiti gli gnocchi in piazza. La location, rispetto al passato, sarà spostata verso la strada, oltre le fioriere che dividono dal sagrato destinato a restare libero da stand e panche. La strada sarà chiusa dalle 7.30 alle 16 di domenica tra il cinema Fiume e l'Ater. Dalla mezzanotte di ieri deve restare libera dalle auto fino a lunedì mattina.

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