<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
38 indagati, un giro da 10 milioni di euro

Droga «alla paprika» interrata lungo i fiumi e distribuita da corrieri: sgominata dalla Finanza doppia banda criminale

Le misure cautelari eseguite anche nel Veronese: le persone ritenute coinvolte erano dedite al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish, marjuana ed eroina), provenienti da altre Regioni italiane e destinate quasi interamente al territorio del Trentino
Parte della droga sequestrata
Parte della droga sequestrata
La droga e il denaro sequestrati

Maxi blitz dei Finanzieri del Comando Provinciale di Trento, questa mattina, 7 maggio: l'operazione ha portato all'esecuzione di misure cautelari a carico di 38 indagati, con sequestri per oltre 10 milioni di euro. Per 27 di loro si sono aperte le porte del carcere, per altri 11 è scattato l'obbligo di dimora.

Il blitz è scattato all'alba e ha visto impegnati i militari delle Fiamme Gialle, coadiuvati da personale dello S.C.I.C.O., dei Reparti territoriali del Corpo sul territorio nazionale e della Sezione Aerea di Bolzano, per dare esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Trento su richiesta della locale Dda.

Due associazioni per delinquere

Le misure cautelari, eseguite nelle province di Trento, Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Bolzano, Verona, Pavia, Cremona e Livorno, sono state emesse al termine di un’articolata e complessa attività d’indagine, avviata a dicembre 2021 e condotte dal Nucleo Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trento.

Complessivamente, l’indagine vede il coinvolgimento di 38 persone, di cui 36 di nazionalità estera (albanesi, tunisini, marocchini e portoghesi), ritenuti a vario titolo responsabili di aver partecipato o collaborato all’interno di due articolate associazioni per delinquere che, interconnesse tra loro, erano dedite al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish, marjuana ed eroina), provenienti da altre Regioni italiane e destinate quasi interamente al territorio del Trentino.

Operazione antidroga della Guardia di Finanza

Tre anni di indagini

Le investigazioni erano partite da pregresse indagini di polizia giudiziaria e dal costante monitoraggio del territorio, a seguito dei quali erano emerse possibili condotte illecite legate alla continuità dei rapporti tra alcuni precedenti indagati. I successivi approfondimenti hanno consentito di individuare i principali clienti e fornitori della sostanza stupefacente, ad identificare la fitta rete dei partecipanti dei due gruppi criminali ed a ricostruirne interamente l’operatività.

Una rete di corrieri con auto modificate e la droga camuffata con la paprika

I due gruppi facevano giungere la sostanza stupefacente sul territorio trentino attraverso corrieri che utilizzavano autovetture appositamente modificate e dotate di ingegnosi doppi fondi. Successivamente, gli indagati procedevano, all’interno di alcuni appartamenti in affitto, al taglio ed al confezionamento della droga, utilizzando anche la paprika per camuffarne l’odore.

Le dosi così composte venivano interrate lungo gli argini di fiumi o all’interno di un parco pubblico per la successiva attività di cessione ai consumatori finali.

In altri casi, è emerso che gli indagati utilizzavano autovetture prive di copertura assicurativa e lasciate in parcheggi pubblici, nelle adiacenze del centro storico del capoluogo trentino, come “magazzini temporanei” per lo stoccaggio della sostanza stupefacente.

La vendita della sostanza stupefacente avveniva solitamente a Trento e Rovereto, nei pressi o all’interno di parchi e giardini pubblici ed era rivolto ad una fitta rete di clienti, anche di giovane età.

I sequestri

Con l’impiego delle unità cinofile della Guardia di Finanza, sono state arrestate in flagranza di reato 19 persone e sequestrati oltre 49 Kg. di hashish, 20 Kg. di cocaina, oltre 5 Kg. di eroina, sostanze da taglio per circa 12 kg, un'arma da sparo, denaro contante per oltre 111.000 euro e materiale vario per il confezionamento della droga.

La ricostruzione dell’operatività criminale dei due gruppi investigati e degli altri collaboratori è stata effettuata anche dal punto di vista economico-patrimoniale. È emersa, infatti, una consistente disponibilità di denaro contante, rilevata dai numerosi pagamenti immediati ovvero alla consegna della droga acquistata, nonché dai sequestri di rilevanti quantitativi di denaro.

Un giro di droga da 10 milioni di euro

Analizzando le quantità acquistate, i prezzi di acquisto, i tagli della sostanza pura (da 1 kg. di cocaina venivano ricavati 3 Kg si sostanza da commercializzare), le dosi ricavabili per chilogrammo (pari a circa 5.000 dosi per 1 Kg. di cocaina tagliata), il prezzo medio di cessione per dose al dettaglio, è stato quindi quantificato il profitto illecito ottenuto dal traffico di sostanze stupefacente, determinato in oltre 10 milioni di euro.

L’esecuzione dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, che ha richiesto l’impiego di circa 100 militari di vari Reparti territoriali della Guardia di Finanza, oltre a garantire l’applicazione delle misure cautelari personali, ha consentito di sottoporre a sequestro i saldi attivi dei conti correnti e le risorse finanziare degli indagati.

Suggerimenti