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RISARCIMENTI

Diffamò il giornalista sotto scorta Paolo Berizzi: condannato Fasolino

Paolo Berizzi
Paolo Berizzi
Paolo Berizzi
Paolo Berizzi

Scrisse «creperai», «infame», «dormi sereno», al giornalista e scrittore Paolo Berizzi, in prima linea nel lavoro di denuncia sul neofascismo: Giovanni Fasolino, 53 anni, di Cernusco sul Naviglio, ex appartenente al gruppo «Azione Skinhead», ex ultrà dell’Inter, è stato condannato in tribunale a Bergamo. Fasolino è stato assolto dall’accusa di minacce perché il «fatto non sussiste» e condannato a 400 euro di multa per diffamazione e a risarcire Berizzi con tremila euro e le parti civili con duemila, oltre a pagare le spese processuali. I procedimenti aperti da diverse procure italiane per minacce e insulti a Berizzi, sotto scorta, sono 16. Oggi la condanna: gli altri nove haters imputati verranno giudicati nei tribunali di competenza. Tra le parti civili che si erano costituite al processo ci sono la Federazione nazionale della stampa (Fnsi), cui andranno mille euro, e l’Ordine dei giornalisti, cui andranno gli altri mille euro.

 

La Procura aveva chiesto due mesi di reclusione per entrambi i reati, mentre il legale difensore di Fasolino, l’avvocato Victor Jerkunica, l’assoluzione. La richiesta di risarcimento era stata di 20 mila euro: quanto raccolto sarà devoluto a una associazione che combatte l’odio razziale. «Questa sentenza», ha sottolineato Berizzi, «afferma un principio fondamentale: odiare deve costare». Per competenza territoriale gli altri 9 imputati saranno giudicati dai tribunali di Torino, Vicenza, Monza, Verona, Latina, Milano, loro città di residenza.

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