<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
A bordo in 170

Decollato da Verona il volo «covid-tested» per le Canarie

Il volo Covid tested della Neos da Verona per Fuerteventura
Il volo Covid tested della Neos da Verona per Fuerteventura
Il volo Covid tested della Neos da Verona per Fuerteventura
Il volo Covid tested della Neos da Verona per Fuerteventura

È decollato questa mattina alle 10 dall’aeroporto Catullo di Verona il volo «covid-tested» della compagnia aerea Neos, diretto a Tenerife e Fuerteventura.

 

Le persone imbarcate nel Boeing 737/800 erano 170, pari a oltre il 90% del coefficiente di riempimento dell’aeromobile. I passeggeri hanno presentato al banco check-in l’esito negativo del tampone molecolare effettuato nelle 72 ore antecedenti al loro ingresso alle Canarie.

 

Per il rientro in Italia, sabato 10 aprile, i passeggeri esibiranno all’aeroporto di partenza, alle Canarie, la certificazione relativa al tampone effettuato nelle 48 ore antecedenti.

 

Leggi anche
Al Catullo il «primo» volo turistico: in 170 decolleranno per Fuerteventura

 

Arrivavano non solo dal Veneto, ma anche da Lombardia, Emilia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia i 170 turisti che questa mattina sono partiti dall’aeroporto Catullo di Verona per una settimana di vacanza alle Canarie. Tutti si sono presentati al check-in con l’esito di negatività al tampone molecolare, che doveva essere eseguito entro 72 ore dalla partenza per le isole spagnole dell’Atlantico.

 

«Io parto perché sono vaccinata, quindi mi sento sicura e protetta» ha spiegato una ragazza. «Sarei andata volentieri in vacanza in Italia, ma non è consentito nessun spostamento, nemmeno per turismo. Avrebbero potuto impegnarsi di più per promuovere i viaggi nel nostro Paese» ha osservato una giovane turista brianzola.

 

«Nessuno ha pensato di organizzare dei tamponi per consentire una vacanza in Italia, perchè questa regola potrebbe valere tranquillamente anche da noi, per i nostri alberghi e così si poteva far lavorare gente che ne ha bisogno» ha aggiunto una signora lombarda, cui ha fatto eco una coppia emiliana: «Noi di solito andiamo in vacanza in Sicilia e se avessimo potuto ci saremmo andati ancora molto volentieri».

 

«Questo viaggio è legale, quindi non vedo quale sia il problema» ha sottolineato un turista bolognese. Il rientro in Italia è previsto sabato prossimo, 10 aprile, ma 48 ore prima di partire i turisti dovranno sottoporsi a un nuovo esame del tampone, al quale seguiranno cinque giorni di quarantena obbligatoria. «Questa decisione, che è stata introdotta solo pochi giorni fa, può anche andar bene - ha spiegato un giovane piemontese in partenza con la fidanzata - però questa modalità comunque fa discutere, perché i miei genitori ad esempio non sono potuti partire proprio per questo motivo e così in vacanza andiamo solo io e la mia ragazza».

Suggerimenti