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Un farmaco risulta efficace

Da Verona la cura
che batte
il Covid19

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I medici della ricerca anti Covid: da sin. Daniela Righetti, Paolo Bazzoni, Vincenzo Bronte e Oliviero Olivieri (Marchiori)
I medici della ricerca anti Covid: da sin. Daniela Righetti, Paolo Bazzoni, Vincenzo Bronte e Oliviero Olivieri (Marchiori)
I medici della ricerca anti Covid: da sin. Daniela Righetti, Paolo Bazzoni, Vincenzo Bronte e Oliviero Olivieri (Marchiori)
I medici della ricerca anti Covid: da sin. Daniela Righetti, Paolo Bazzoni, Vincenzo Bronte e Oliviero Olivieri (Marchiori)

Se ci ammaliamo, c’è la cura. Avremmo voluto sentircelo dire da tempo. Ora lo dice la task force di medici che nella «buia notte» della pandemia, tra la fine di febbraio e il mese di marzo, quando si contavano 30 nuove polmoniti al giorno e le terapie intensive degli ospedali si riempivano, hanno iniziato a lavorare con il Baricitinib, un farmaco usato per curare l’artrite reumatoide.

 

I medici hanno lavorato in silenzio, hanno osservato la risposta dei pazienti, hanno raccolto dati e da questi sviluppato statistiche per arrivare alla percentuale dello 0,006 per cento di mortalità tra i pazienti sottoposti a quella cura. Ora l’Università di Verona, con l’Azienda ospedaliera universitaria integrata e l’ospedale di Peschiera Pederzoli, lo annuncia con fierezza. Perché i risultati dello studio sono stati pubblicati ieri sul Journal of clinical investigation di New York e dimostrano che si possono limitare le conseguenze negative della pandemia. Lo studio si mostra di estrema rilevanza per i sistemi sanitari di tutto il mondo.

 

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Maria Vittoria Adami

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