Verona è pronta per affrontare l'emergenza coronavirus. Il banco di prova è stato il caso sospetto all'ospedale Sacro Cuore di Negrar, dove un giovane italiano di ritorno dalla provincia cinese di Wuhan con tosse e sintomi respiratori si è presentato per farsi visitare ed è stato ricoverato in isolamento nel reparto di Malattie infettive per essere sottoposto agli esami, risultando poi negativo al virus. Anche in città, molti chiedono in farmacia le mascherine, ormai diventate simbolo del coronavirus. In alcune sono già esaurite. Alcune della mascherine in vendita sono prodotte in Cina con tanto di marchio «Made in China».
Ma ora occhi sui canali d’ingresso nel nostro Paese. Come misura precauzionale il ministero della Salute aveva già stabilito che tutti i voli privati in partenza dalla Cina e diretti in Italia atterrassero in via esclusiva nei cosiddetti «scali sanitari», ossia gli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa predisposti per i controlli di salute sui passeggeri in arrivo. Ma il cordone sanitario riguarda anche il traffico aereo di linea: British Airways, Lufthansa, Swiss e Austrian Airlines e due nazioni europee, Francia e Germania, hanno fatto scattare la sospensione totale dei voli per e dalla Cina. In entrambi i Paesi peraltro sono stati accertati casi di contagio da coronavirus.
L'aeroporto di Villafranca non ha collegamenti diretti con la Cina, ma gli occhi sono puntati sui voli in transito da Roma, Monaco e Francoforte, scali internazionali da dove potrebbero decollare passeggeri ed equipaggi che arrivano a Verona dalle località a rischio contagio. Dal Catullo fanno sapere che per il momento non è stato necessario attivare nessuna contromisura specifica, né sono stati comunicati casi particolari, anche se l'allerta è ai massimi livelli, come dappertutto.