Secondo posto nazionale per Greta Chiaroni, Giulia Gori, Clotilde Pietrogrande e Valentina Danese del liceo coreutico Agli Angeli di Verona al concorso dedicato al logo delle Convittiadi 2024, le olimpiadi dei convitti italiani in cui ragazzi e ragazze dagli 11 ai 16 anni si confrontano in diverse discipline sportive.
La sedicesima edizione si svolge in questi a Catanzaro, organizzata dall’Associazione nazionale degli istituti educativi statali (Anies), e vede la partecipazione anche di una delegazione del convitto dell’educandato Agli Angeli formata da 47 ragazzi e ragazze, 36 della scuola secondaria di primo grado e 11 del liceo, accompagnati da quattro educatori.
Fino al 5 maggio, studentesse e studenti si sfideranno sui campi da calcio a cinque e da tennis, passando per il basket, il sandvolley e gli scacchi, il nuoto, l’atletica, il tennis tavolo e il biliardino. Due le categorie: “small” per gli iscritti alla prima e seconda media e “large” per gli iscritti alla prima e seconda superiore.
Concorso «Lo sport ci unisce»
«Questi giovani vivono una bellissima esperienza sportiva, ma soprattutto hanno la possibilità di confrontarsi con loro coetanei provenienti da altre realtà, condividere emozioni e stringere amicizie», spiega Daria Basile, referente del convitto. Nel complesso, la manifestazione vede impegnati 2.300 studenti e studentesse convittori e semiconvittori, provenienti da 31 educandati e convitti sparsi sul territorio nazionale.
Come da tradizione, anche quest’anno è stato bandito un concorso per la scelta del logo delle Convittiadi sul tema “Lo sport ci unisce”. Il disegno deve rappresentare graficamente e significativamente i principali motivi ispiratori del progetto, ossia lo sport come importante momento di unione, inclusione, solidarietà e amicizia tra gli studenti e le istituzioni educative. L'educandato Agli Angeli, come detto, ha ottenuto il secondo posto. Questa la motivazione: «Si riconosce un linguaggio grafico originale incentrato sul simbolo dell’albero come esempio di unione, da cui si ramificano fronde verdi ognuna rappresentante uno sport. Il disegno si distingue per la bellezza del tratto e per il corretto uso del colore, riuscendo, con la sua armoniosa composizione, nell’intento di rappresentare lo sport come modello di condivisione».