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Il sondaggio

I veronesi hanno a cuore i tesori della città (lo dice un'indagine)

Piazza Erbe
Piazza Erbe
Piazza Erbe
Piazza Erbe


In una città dove si vive bene, i cittadini sono più propensi a mobilitarsi per mantenere e tutelare il patrimonio culturale comune. A Verona la strada da fare è ancora lunga, la percezione della qualità della vita, pur tra distinzioni e divari tra zone e quartieri, è scarsamente sufficiente. Eppure i veronesi sono consapevoli del grande e prezioso patrimonio culturale della città, mostrano un grande spirito identitario ed una grande volontà di preservarlo.

È quanto emerge dall’indagine sui residenti “Consapevolezza del patrimonio culturale e volontà di partecipare attivamente alla sua conservazione”, svolta dal Gruppo di ricerca del Dipartimento di Management dell’Università di Verona, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e presentata oggi nella riunione della Sesta commissione Cultura e Turismo.
I questionari hanno indagato con metodo accademico il tema, testando la percezione di circa 800 residenti, al 95 per cento non lavorativamente ed economicamente legati al settore turistico.

Tra i principali risultati, è emerso che il 95 per cento degli intervistati sa che Verona è città UNESCO e il 75 per cento ne conosce anche le motivazioni, ovvero per le Mura e la sua città antica.  E ancora, il punteggio più basso - 3,4 in una scala da 1 a 7 - lo ha ottenuto la città antica. Voti più alti, invece, sono stati assegnati a Quinzano che ha ottenuto 4,6. La media cittadina è invece appena al di sotto della soglia del 6 politico: 3,94. Tra i fattori da migliorare ci sono strade e trasporti, ambiente mentre tema sicurezza e forze dell'ordine sono percepiti come già sufficienti.

Sondaggio sulla cultura, interviste a Marta Ugolini e Ilaria Confente (video Noro)

"Si tratta di dati e rilevazioni che ci permettono di capire quant’è il livello di consapevolezza dei cittadini e delle cittadine rispetto al patrimonio UNESCO, le cause, il senso di identificazione con la città e la qualità di vita percepita: il tutto per capire quanto i cittadini sono disposti a impegnare se stessi nella tutela del patrimonio culturale. E' tutto interconnesso e da qui è necessario partire anche per valutare le scelte politiche", spiega l'assessora a Cultura e Turismo Marta Ugolini. "Dal centro storico arriva ad esempio un segnale forte di criticità evidenti di cui dobbiamo necessariamente tenere conto”, aggiunge.

La conferenza stampa in sala Arazzi
La conferenza stampa in sala Arazzi

"L’indagine è importante prima di tutto da un punto di vista metodologico perché ci dice che i problemi di una città d’arte così complessa come la nostra, devono essere affrontati con una metodologia fondata su solide ricerche scientifiche", ha sottolineato il presidente della sesta commissione Alberto Battaggia. In commissione era presente parte del team di ricercatrici che dallo scorso agosto ha portato avanti lo studio composto da quattro docenti: Ilenia Confente, Vania Vigolo, Valentina Mazzoli e Serena Lonardi.

Ilaria Noro

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