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Cobello al primo posto Girardi invece è ultimo

Francesco CobelloPietro Girardi
Francesco CobelloPietro Girardi
Francesco CobelloPietro Girardi
Francesco CobelloPietro Girardi

La maglia rosa e la maglia nera della sanità regionale spettano entrambe a Verona. Come ogni anno, sono arrivate da Venezia le pagelle per i direttori generali delle varie Ulss e aziende ospedaliere del territorio. Ai vertici della classifica, con una votazione complessiva di 96,40 punti, si piazza l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, guidata dal direttore generale Francesco Cobello, mentre il fanalino di coda è l’Ulss 9 scaligera del direttore generale Pietro Girardi, con 74,25 punti. Ma, come vedremo, le valutazioni vanno prese con grande attenzione. La valutazione annuale, che è stata introdotta dalla legge regionale 23 del 2012, analizza infatti la capacità dei dirigenti sanitari di raggiungere gli obiettivi loro assegnati dalla Giunta regionale. Gli aspetti che vengono valutati, in particolare, sono tre: la garanzia dei livelli essenziali di assistenza nel rispetto dei vincoli di bilancio, il rispetto della programmazione regionale e, infine, la qualità ed efficacia dell’organizzazione dei servizi socio sanitari. «Questo risultato rappresenta una grande soddisfazione non soltanto per me, ma anche per tutta l’attività dell’Azienda», è il commento di Cobello, che coglie l’occasione per ringraziare medici e collaboratori. «Il nostro obiettivo è continuare in questa direzione, cercando di dare sempre il meglio ai cittadini veneti e anche a chi arriva da fuori», sottolinea il direttore generale dell’Azienda ospedaliera. «Quest’anno il valore delle prestazioni delle persone provenienti extra Veneto, che hanno scelto di curarsi da noi, ammonta a 52 milioni di euro: ciò significa che la nostra azienda è molto attrattiva, soprattutto per le attività di alta specializzazione». Non parla invece Pietro Girardi ma per lui ci pensa l’assessore regionale Luca Coletto che conosce bene le gatte da pelare che sono capitate addosso al direttore generale della Ulss 9: «Girardi è vero che con i punteggi risulta ultimo, ma per me è il primo. Merita di più. Si è trovato un’azienda territoriale che mette insieme realtà differenti, con difficoltà strutturali profonde, deve fare risorgere la ex Ulss 22 di Legnago che ha avuto nei triennio 2013, 2014 e 2015 qualcosa come 10,5 milioni di tagli per il personale quando il totale regionale è stato di 12 milioni». «Inoltre», aggiunge Coletto, «sul territorio deve fare i conti con l’Azienda ospedaliera e realtà potenti come Peschiera e Negrar. Insomma, un compito difficilissimo». Nulla da dire sui meriti del direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Francesco Cobello, però va tenuto conto che guida un’azienda ospedaliera regionale, già strutturata e che ha trovato in buona situazione. «Cobello è stato bravo perché è riuscito a far lavorare ancora di più l’azienda, che ora fattura di più e ha rafforzato la capacità attrattiva per i pazienti da fuori Regione. Ha grandi meriti e grandi capacità». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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