Gli sconti del Governo calano, la bolletta del gas torna a crescere. Il risultato: ad aprile la famiglia tipo in regime tutelato dovrà sborsare il 22,4% in più rispetto a marzo.
L'incremento riguarda quindi i consumi dello scorso mese che saranno in bolletta a maggio: è dovuto principalmente alla riduzione, prevista dal recente «decreto bollette» approvato dal Governo Meloni, di quella che tecnicamente si chiama componente di sconto Ug2: uno sconto in bolletta che era stato introdotto dal governo lo scorso anno, quando le quotazioni del metano erano schizzate alle stelle per la crisi energetica e il taglio delle forniture russe.
Percezione minore
La buona notizia è che questo aumento sarà probabilmente percepito meno per due ragioni: la prima, l’incremento arriva in una fase di costante discesa del prezzo del gas, ormai lontano dai picchi dei mesi scorsi; la seconda la spiega Stefano Besseghini presidente Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente che nei giorni scorsi ha comunicato questo aumento nella bolletta di maggio, «che arriva nel periodo dell'anno in cui i riscaldamenti sono ormai spenti e i consumi gas delle famiglie tendono al minimo».
Sta di fatto che, spiega sempre Arera, gli oneri in bolletta dal 31 marzo sono aumentati per scelta del Governo del 29,5% ma il rincaro viene smorzato da un leggero calo della spesa per la materia prima gas naturale (-3,1%) e da un calo della tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura (-4%).
Così si arriva all’aumento finale del 22,4% in aprile rispetto a marzo. L’Unione nazionale consumatori calcola che «senza la reintroduzione degli oneri, ci sarebbe stato un abbassamento della bolletta del 7,1%». «Dobbiamo tener ben presente che abbiamo imboccato la strada di un ritorno alla normalità, in cui il sistema energetico è chiamato all'equilibrio senza il ricorso a finanze dello Stato per fronteggiare la crisi», aggiunge Besseghini.
Leggi anchePrezzo del gas ai minimi, le bollette caleranno già a febbraio. Ecco come e chi può chiedere il bonus
«Il ritorno alla normalità»…
In un periodo, però, tutt’altro che normale. «Abbiamo visto che ad aprile è aumentata anche l’inflazione, con conseguenze sul carrello della spesa che si riduce perché le famiglie sentono la necessità di risparmiare il più possibile, e poi i prezzi più alti dei servizi ricreativi, dei trasporti e dell’abitazione, trainati dall’aumento dei tassi della Bce», traccia il quadro della situazione Davide Cecchinato, alla guida di Adiconsum Verona. Col risultato che, a fronte di questi incrementi, si annulla il beneficio del taglio del cuneo fiscale deciso dal Governo con il decreto Lavoro del primo maggio: fino a 100 euro al mese per chi ha redditi inferiori ai 35mila euro. «Certamente questo taglio è una misura utile che darà un po’ di ossigeno alle famiglie», commenta Cecchinato, «forse non quella ideale vista la temporaneità ma sicuramente un passo in avanti».
E i prossimi mesi?
«Il prezzo del gas rimane ballerino, secondo l’Ispi le riserve di gas in Italia dopo l’inverno sono al 60% e questo permette di vedere con ottimismo la prossima campagna gas», spiega Cecchinato. «Tuttavia, alcune incognite restano: l’inverno sarà rigido? L’economia cinese si riprenderà, aumentando le importazioni di gas? La quota di gas russo sarà ancora disponibile? Fare previsioni è difficile perché le sorprese sono sempre possibili. Per non rimanere in balia del mercato sarebbe meglio mettere in pratica alcuni pratici accorgimenti per ridurre il consumo di gas e contenere l’importo da pagare in bolletta», conclude.
Leggi ancheDopo l’energia anche l’acqua. E ora si rischia il «caro gelato»