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sgominata dai carabinieri

Decine di e-bike rubate nascoste in un deposito in pieno Borgo Trento: incastrata dal gps la «banda del garage»

Nel magazzino rinvenuti anche telefoni cellulari, pc e notebook fino ad arrivare anche a vini pregiati e bottiglie di superalcolici, oltre alle due ruote tutte di ultima generazione
I carabinieri di Verona hanno sgominato la "banda del garage"
I carabinieri di Verona hanno sgominato la "banda del garage"
I carabinieri di Verona hanno sgominato la "banda del garage"
I carabinieri di Verona hanno sgominato la "banda del garage"

Sgominata, dopo mesi di indagini, la «banda del garage». I Carabinieri della Compagnia di Verona, infatti, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Verona, hanno messo fine all’escalation incontrollata di furti, in particolare di e-bike, organizzati da un gruppo di criminali specializzati, operanti nel Veronese, che “puntavano” i garage delle abitazioni, dove spesso sono custoditi oggetti di ingente valore.

Malviventi incastrati dal sistema di geolocalizzazione

La banda, già da tempo nel mirino dei militari, è stata pienamente individuata grazie agli accertamenti conseguenti al furto di due e-bike, dal valore di circa 5mila euro ciascuna, avvenuto nel maggio scorso, una delle quali era dotata di un sistema di geolocalizzazione integrato.

Ripercorrendo gli stessi passi dei ladri, i Carabinieri hanno individuato un deposito nella zona di Borgo Trento, stracolmo di merce rubata: da telefoni cellulari, a pc e notebook fino ad arrivare anche a vini pregiati e bottiglie di superalcolici.

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Ma ciò che ha impressionato di più è stato sia la quantità di e-bike lì nascoste, tutte di ultima generazione e dall’elevato costo di acquisto, sia la presenza di pacchi, all’interno dei quali erano confezionati pezzi di e-bike accuratamente smontati, pronti per essere ricettati all’estero.

Le indagini e la collaborazione dei residenti della zona

Ma questo è stato solo il punto di partenza. L’analisi delle informazioni raccolte, grazie anche alla preziosa collaborazione degli abitanti della stessa zona, nonché delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza, ha permesso di individuare un 29enne moldavo che da circa 6 mesi si aggirava spesso nei garage del complesso e che, con altri soggetti, scambiava pezzi di biciclette e una gran quantità di denaro liquido.

Le conseguenti investigazioni hanno quindi permesso di individuare e denunciare altri tre italiani, rispettivamente di 35, 31 e 23 anni, a vario titolo coinvolti nei furti e nelle ricettazioni.

È stato così possibile ricostruire la responsabilità degli indagati per svariati furti e ricettazioni commessi nel capoluogo scaligero.

Al termine del lavoro investigativo, i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Verona, a carico di quattro persone, tutti pregiudicati, tre italiani e uno straniero che, una volta catturati, sono stati trasferiti nel carcere di Montorio.

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