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Viaggio annullato

Il pullman per il Capodanno non parte più. E un centinaio di persone aspettano il rimborso

di Chiara Bazzanella
Un centinaio di persone del circolo comunale hanno versato una quota di 600 euro a testa
Turisti nella cattedrale di Vienna
Turisti nella cattedrale di Vienna
Turisti nella cattedrale di Vienna
Turisti nella cattedrale di Vienna

Il Capodanno a suon di valzer è sfumato all’ultimo momento per un centinaio di persone iscritte al circolo Cral comunale. A settembre il gruppo, che conta dipendenti del Comune, ex lavoratori in pensione, ma anche tesserati FITeL (Federazione italiana tempo libero), aveva versato una prima quota di adesione alla proposta di trascorrere a Vienna la notte a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno. A novembre è avvenuto il saldo, per una cifra complessiva di circa 600 euro a testa. La partenza era prevista per il 30 dicembre, a bordo di due pullman, ma una settimana prima, i partecipanti sono stati avvisati dal Cral che la gita sarebbe saltata.

Il Circolo ricreativo aziendale, nato in modo spontaneo dai dipendenti, da tempo promuove iniziative culturali e turistiche, ma era la prima volta che si affidava a una realtà che organizza viaggi, la Amar Luxury.

L’annullamento

Il legale dell’agenzia ha comunicato, nella sera del 22 dicembre, che la proposta, destinata a durare fino al 2 gennaio, era annullata e, dispiacendosi per il disagio e la frustrazione recati ha riferito di motivazioni indipendenti dall'Agenzia, assicurando il rimborso dei pagamenti effettuati. Con l’anno nuovo anche il Cral si è affidato a un legale che mercoledì ha incontrato le vittime del mancato Capodanno austriaco. «Pare non siano stati versati gli acconti all’hotel, ai ristoranti e al pullman, ma non vi sono certezze», spiega una delle persone che aveva aderito. «Ho già fatto altre esperienze con il Cral e non ho mai avuto problemi finora. Questa era una nuova agenzia e non è chiaro cosa sia successo. Io e mio marito dobbiamo essere risarciti di 1.180 euro ma, sommando quanto versato dai partecipanti, si arriva a circa 66 mila euro».

Piano di rientro

C’è chi evidenzia che, cercando in internet il nome della responsabile dell’agenzia, si trova di tutto, dalla vendita di abbigliamento, profumeria e benessere a quella di borse e viaggi riferiti a una ragione sociale di Saronno. Inoltre da una visura sembrerebbe che non vi sia nessuna iscrizione in camera di commercio con la partita Iva segnata sul volantino per l’iscrizione. «L'avvocato dell'agenzia, che sta a Napoli, avrebbe garantito l’intenzione della sua assistita, attualmente in difficoltà economiche, di rimborsare i soldi ricevuti con un piano di rientro a partire da fine febbraio», riferisce un altro iscritto. «Speriamo di rivedere i nostri soldi ma, a quanto pare, se volessimo procedere per vie legali dovremmo farlo singolarmente». L’assessore al lavoro, Michele Bertucco, si dichiara dispiaciuto: «Il Circolo è completamente autonomo e slegato dall’amministrazione. I soci hanno tutta la nostra solidarietà». 

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