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Bufera sul Carnevale il comitato minaccia di annullare il voto

Il presidente del comitato del Bacanal del Gnoco, Valerio Corradi, fra i due candidati Papà del Gnoco Sebastiano Ridolfi (a sinistra) e Franz GambaleLa riunione del direttivo del Bacanal assieme al Senato dei Papà del Gnoco FOTO MARCHIORI
Il presidente del comitato del Bacanal del Gnoco, Valerio Corradi, fra i due candidati Papà del Gnoco Sebastiano Ridolfi (a sinistra) e Franz GambaleLa riunione del direttivo del Bacanal assieme al Senato dei Papà del Gnoco FOTO MARCHIORI
Il presidente del comitato del Bacanal del Gnoco, Valerio Corradi, fra i due candidati Papà del Gnoco Sebastiano Ridolfi (a sinistra) e Franz GambaleLa riunione del direttivo del Bacanal assieme al Senato dei Papà del Gnoco FOTO MARCHIORI
Il presidente del comitato del Bacanal del Gnoco, Valerio Corradi, fra i due candidati Papà del Gnoco Sebastiano Ridolfi (a sinistra) e Franz GambaleLa riunione del direttivo del Bacanal assieme al Senato dei Papà del Gnoco FOTO MARCHIORI

La politica deve restare fuori dal carnevale, in caso contrario le elezioni del 10 febbraio a San Zeno saranno annullate e il 489° Papà del Gnoco verrà eletto in conclave. A lanciare l’ultimatum, che ha anche il sapore di una minaccia, al termine di un Consiglio direttivo del Comitato del Bacanal del Gnoco convocato «d’urgenza» ieri alle 13, nella sede di Porta San Zeno, sono il presidente Valerio Corradi, e il presidente del Senato dei Papà del Gnoco Arnaldo Leso. POLEMICHE. In questo modo il più importante dei comitati che formano la galassia del Carnevale veronese, ha voluto rispondere alle inaspettate polemiche che hanno investito come una doccia fredda, nelle ultime ore, la campagna elettorale del Sire del carnevale scaligero. ULTIMATUM. E al termine della riunione, è stato deciso di convocare in seduta straordinaria per domenica alle 10 il Senato dei Papà del Gnoco insieme ai due candidati, Sebastiano Ridolfi, detto Fox, e Francesco Gambale detto Franz. Lo scopo è «ribadire con fermezza», si legge nel comunicato firmato da Corradi e Leso, «che il carnevale di Verona non è un palcoscenico sul quale esporre una qualsivoglia convinzione, sopratutto di carattere politico, ma ha la funzione di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni popolari del rione di San Zeno e dell’intera città, quindi la politica non entri, e se da parte dei candidati non ci fosse la volontà di rispettare tali premesse, peraltro finora rispettate, il Senato si riserva la facoltà di annullare le elezioni e di procedere con il conclave». IL CONVEGNO. A poco più di dieci giorni dall’apertura delle urne a San Zeno - l’appuntamento è per domenica 10 febbraio dalle 8.30 alle 13 - ad infiammare gli animi, soprattutto nel mondo politico, era stata la partecipazione del sindaco Federico Sboarina ad un convegno dell’associazione di estrema destra Fortezza Europa sul tema «Il Bacanal del Gnoco: radici, storia, tradizione». Lo stesso sodalizio, giorni prima, aveva attaccato il candidato Ridolfi in quanto «attivista gay». E sempre su Facebook la consigliera comunale del Pd Elisa La Paglia ha poi rinfacciato al sindaco Sboarinadi essere «sceso in campo con gli omofobi». Critiche che Sboarina ha respinto parlando di «polemicucce» alimentate da persone «in malafede» che vogliono «continuare a dare di Verona un'immagine negativa». APARTITICO. «Abbiamo convocato d’urgenza il direttivo del Bacanal», spiega Corradi, «proprio per ribadire che il carnevale appartiene alla città, a prescindere dal colore politico dell’amministrazione di turno, ed è apartitico oltre che senza fini di lucro, come si legge nell’articolo 2 dello statuto. Siamo quindi dispiaciuti per queste polemiche», aggiunge, «ma, lo ribadisco, noi respingiamo ogni tentativo di politicizzazione dell’evento». Per soffocare sul nascere le polemiche, quindi, i vertici del Bacanal hanno deciso di estrarre il cartellino giallo. «Il comitato non accetta in nessun modo», continua il comunicato, «che una tradizione che data 489 anni, venga strumentalizzata da alcuno, per il rispetto dovuto alle migliaia di persone che con impegno volontario ogni anno si offrono e rendono unici questi eventi legati a questa antica e festosa tradizione». Infine si ringrazia il sindaco «per l’attenzione che sta dimostrando verso il carnevale di Verona, con la convinzione che abbia sempre a cuore il Bacanal e la maschera che rappresenta la città». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Santi

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