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Polemica dopo l'appello

Bollette energia,
scontro tra Croce
e Rotta su rincari

Polemica dopo l'appello del presidente Croce
Michele Croce e Alessia Rotta
Michele Croce e Alessia Rotta
Michele Croce e Alessia Rotta
Michele Croce e Alessia Rotta

«Come presidente di Agsm Verona mi rivolgo a tutte le altre multiutility d’Italia affinché si dissocino da una scelta che colpisce le famiglie italiane già in difficoltà in questi anni di pesante crisi economica». Michele Croce lo scrive in una lettera a Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia, associazione che riunisce le aziende che si occupano della vendita di energia. La scelta cui si riferisce Croce è quella di distribuire nelle bollette di tutti gli utenti le morosità lasciate da imprese che non sono riuscite a restare sul mercato dell’energia e che, di conseguenza, non hanno saldato il canone d’affitto ai proprietari, Megareti nel Veronese, delle reti elettriche.

 

Sulla base della Legge 134 del 7 agosto 2012 del governo Monti, lo scorso 1 febbraio l’Arera, Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, ha emesso una delibera che prevede l’addebito in bolletta ai cittadini dei circa trecento milioni di euro di oneri di sistema non pagati da alcune società di vendita. «Una decisione», afferma il presidente dell’Agsm, «che favorisce gli imprenditori “furbetti“ dell’elettricità e che socializza in modo ingiusto i debiti causati dalle scelte irresponsabili di questa aziende».

 

 

A Croce replica però subito la parlamentare (nonché candidata) del Pd Alessia Rotta che in una nota fa sapere: «Spiace che il presidente di Agsm Croce provi a strumentalizzare la notizia di presunti aumenti nelle bollette dell'energia elettrica, contribuendo a diffondere il panico tra i consumatori». Secondo la Rotta, l'aumento di 30/35 euro in bolletta è una «bufala circolata sul web e già ampiamente smentita». E prosegue: «Ma non è l'unica falsità. Innanzitutto è giusto sottolineare che nella prossima bolletta non ci sarà nessun aumento, perché l’Autorità ha già fatto sapere che per almeno un anno non accadrà nulla e che, quando il meccanismo partirà, gli aumenti saranno irrisori (nell'ordine dei 30 centesimi)».

 

E nel pomeriggio arriva la controreplica di Croce: «Gli aumenti in bolletta ci saranno», scrive in una nota, «come confermato dalla stessa direttrice dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), Clara Poletti. Agsm sta facendo un’opera di informazione corretta e con la lettera di dissenso che abbiamo inviato oggi alle altre utilities, al governo e ai partiti, ci siamo opposti a un principio che non può assolutamente passare: quello secondo cui a pagare i rischi d’impresa, alla fine, sono i cittadini. L’unica strumentalizzazione dunque è quella dell’onorevole Rotta».

E.S.

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