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L'episodio nel giorno della Liberazione

Bandiera Rsi allo stadio, Anpi chiede presa
di posizione i Nonviolenti fanno un esposto

La bandiera della Repubblica sociale issata in piazzale Olimpia
La bandiera della Repubblica sociale issata in piazzale Olimpia
Polizia toglie bandiera Rsi

Questa mattina la polizia è intervenuta in piazzale Olimpia, allo stadio, per togliere la bandiera della Repubblica sociale italiana issata, probabilmente nottetempo, sul porta bandiere al centro del piazzale.

 

Un insulto, nel giorno  della Liberazione, contro la memoria di tutti  coloro che hanno lottato e sono morti per liberare l'Italia dal regime nazi-fascista. 

 

La Repubblica Sociale Italiana, Rsi, o Repubblica di Salò, lo ricordiamo, fu il regime voluto dalla Germania nazista e esistito tra il settembre 1943 e l'aprile 1945  per governare i territori italiani controllati militarmente dai tedeschi dopo l'armistizio. Alla sua guida c'era Benito Mussolini.

 

AGGIORNAMENTO. «A Verona, purtroppo, c’è chi non perde occasione per continuare a infangare il nome della città, medaglia d’oro della Resistenza, nemmeno nel giorno della Festa della Liberazione». A sostenerlo è il comitato provinciale Anpi (Associazione nazionale Partigiani d'Italia). 

«Abbiamo appreso con rammarico la vicenda della bandiera fascista della repubblica di Salò appesa al pennone dello stadio, vicenda che non fa altro che alimentare la narrazione della nostra città come luogo dove i fascisti possono sentirsi così tutelati da violare contemporaneamente la legge Mancino e le disposizioni anti contagio del Covid-19. Per questo chiediamo che, nel rispetto della Costituzione Repubblicana ci sia una presa di posizione corale delle istituzioni cittadine e un impegno perché gli autori vengano individuati e adeguatamente sanzionati».

 

E se l'associazione Partigiani si è limitata a una dichiarazione, il Movimento non violento, per mano del suo presidente Mao Valpiana, ha invece presentato un esposto: «Simboli fascisti sono dichiarati fuorilegge, e l'apologia di fascismo è vietata dalla Legge. Ritengo quindi che vi siano tutti gli elementi per perseguire gli autori di tale grave reato contro lo Stato e la Costituzione (grave offesa alla memoria dei caduti per la libertà, apologia di fascismo, vilipendio della bandiera tricolore, ecc.). Certamente le telecamere della zona hanno ripreso gli ignoti autori del reato, che potranno facilmente essere individuati e perseguiti».

 

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