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il 13 marzo

E Confindustria ospita il «B7»: l’industria mondiale pianifica il futuro a Verona

Nella sede di Confindustria Verona, in piazza Cittadella, 250 ospiti tra Ceo e vertici di organizzazioni imprenditoriali dei «Sette»
Emma Marcegaglia. È lei a guidare il «B7 Italy 2024: Leading the Transitions Together»
Emma Marcegaglia. È lei a guidare il «B7 Italy 2024: Leading the Transitions Together»
Emma Marcegaglia. È lei a guidare il «B7 Italy 2024: Leading the Transitions Together»
Emma Marcegaglia. È lei a guidare il «B7 Italy 2024: Leading the Transitions Together»

Gli investimenti globali per la trasformazione digitale raggiungeranno i 3,4 mila miliardi nel 2026 e il mercato dell’intelligenza artificiale toccherà i 373 miliardi di dollari nel 2024, che diventeranno 946 miliardi entro il 2030. Sono i numeri della profonda trasformazione industriale in corso, che spinge le economie del G7 (le sette nazioni più industrializzate del mondo, cioè Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti) verso un bisogno comune: quello di una maggiore collaborazione per migliorare la competitività economica, aumentare la produttività e promuovere una crescita sostenibile.

Cos'è il «B7»: l'industria mondiale a Verona

È nato per questo il B7, il gruppo di lavoro riservato al mondo delle imprese. Con la presidenza italiana del G7 è stato avviato anche il percorso «tricolore» del B7, battezzato «Leading the Transitions Together», guidare insieme le transizioni, la cui organizzazione è stata affidata a Confindustria con un ruolo chiave nell’identificare e indirizzare le priorità dell’agenda economica globale. Una priorità che domani, 13 marzo, a Verona, sarà al centro del primo evento B7, che precederà la Ministeriale «Industria, Tecnologia e Digitale del G7» in programma in Gran Guardia il giorno successivo, per concludersi venerdì a Trento.

Nella sede di Confindustria Verona, in piazza Cittadella, 250 ospiti tra Ceo e vertici di organizzazioni imprenditoriali dei «Sette» e di imprese internazionali, si confronteranno sotto la guida di Emma Marcegaglia, B7 Chair, e alla presenza del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, per discutere sui fattori chiave che influenzano la produttività e la competitività industriale in un'economia globale in rapida evoluzione. Temi che sono stati evidenziati nella nota B7 Flash, realizzata da Confindustria e Deloitte ed elaborata in occasione della prima tappa italiana del B7.

L'importanza della digitalizzazione

«La digitalizzazione è fondamentale per tutti i settori industriali, sia nel privato sia nel pubblico: come B7 ci impegneremo per promuovere le competenze digitali oltre i confini delle imprese e raggiungere anche le pubbliche amministrazioni, in modo da rafforzare la sicurezza dell'accesso ai dati e fornire alle stesse imprese e ai cittadini servizi più efficienti e più sicuri», sottolinea Marcegaglia. «Siamo consapevoli dei rischi associati all’intelligenza artificiale e il G7 si è impegnato a sviluppare codici etici armonizzati. Il B7 è pronto ad elaborare raccomandazioni di policy per consentire alle applicazioni dell’Ai di dispiegare tutto il loro potenziale positivo».

Il programma dl «B7»

Dopo i saluti di Raffaele Boscaini e Giuseppe Riello, presidenti rispettivamente di Confindustria Verona e della locale Camera di Commercio, interverranno Emma Marcegaglia, il ministro Urso e Yasir Al-Rumayyan, governatore del Public Investment Fund (Pif), il fondo sovrano del Regno dell'Arabia Saudita.

Tre i panel in programma, il primo dedicato alla «Navigazione tra le tecnologie avanzate nell'Era di Ai», seguirà «Tecnologie digitali rivoluzionarie per una crescita trasformativa» e l’ultimo, «Andare oltre il G7».

Le conclusioni saranno affidate a Marcegaglia.

Francesca Lorandi

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