Misure preventive a tutto campo, interventi strutturali, manutentivi e di rinnovamento, oltre che di adeguamento della segnaletica, individuazione dei tratti stradali “sensibili” nei quali installare autovelox, e ancora iniziative di sensibilizzazione e di educazione stradale nei confronti degli utenti. È, in sintesi, quanto emerso durante la riunione dell’Osservatorio provinciale per il monitoraggio dell’incidentalità stradale, che si è tenuta oggi in prefettura.
I numeri dell'emergenza
Una riunione si potrebbe dire d’emergenza, alla luce dei dati snocciolati all’inizio dell’incontro. Nella provincia di Verona nel triennio 2019-2021 sono stati registrati 7.823 incidenti, di cui 158 mortali, con il coinvolgimento di oltre 10.000 persone e 163 morti. Quanto all’anno in corso, le cifre disponibili, non ancora consolidate, testimoniano un trend in preoccupante aumento, destinato ad attestarsi sui livelli del 2019, quindi antecedenti alla pandemia da Covid-19.
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Al riguardo, particolarmente significativi sono apparsi i dati forniti dal Comune di Verona, secondo cui nell’anno in corso si contano già 16 decessi per incidenti stradali in città contro i 17 complessivamente registrati nell’anno 2021, e dal Suem 118, che ha riportato un aumento del 12% degli interventi di soccorso stradale effettuati finora nel 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
"La riunione di oggi dell’Osservatorio provinciale per il monitoraggio dell’incidentalità stradale”, ha dichiarato il prefetto Donato Cafagna, “serve a mettere a sistema un’ampia serie di misure e iniziative di contrasto dell’incidentalità stradale, che sta conoscendo purtroppo una tendenza in aumento nell’anno in corso, come testimoniano quasi giornalmente le cronache, con un rilevante impatto sociale e sulla collettività".
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Le cause
Tutti d’accordo sulle cause di questo trend: in primo piano è l’abuso di sostanze alcooliche e/o stupefacenti, ma hanno rilievo anche l’eccesso di velocità e la distrazione, specialmente dovuta all’utilizzo di dispositivi elettronici alla guida (cellulari e smartphone), come dimostrano i 1.300 provvedimenti di sospensione della patente adottati dalla Prefettura nei primi 10 mesi dell’anno. Sempre più, inoltre, ha incidenza sull’andamento del fenomeno la diffusione dei mezzi alternativi, come i monopattini, per i quali si rende necessaria una regolamentazione puntuale.
Interventi
Sul piano degli interventi sul sistema viario, i rappresentanti di Regione e Provincia hanno illustrato gli investimenti in corso e i progetti in programma. La Regione, in particolare, ha ricordato la possibilità per i Comuni di accedere a contributi regionali dedicati alla sicurezza stradale attraverso la presentazione di specifici progetti in materia. Anche le associazioni di settore hanno convenuto sulla centralità dell’opera di sensibilizzazione degli utenti in merito al rispetto delle norme che regolano la circolazione stradale e alla promozione di modelli comportamentali virtuosi.
Sul punto, è stata concordemente evidenziata l’opportunità di arricchire ulteriormente le molteplici iniziative educative già in atto, anche estendendo la platea dei destinatari, sia nei confronti dei più giovani (alunni delle scuole elementari e medie inferiori) sia degli adulti e lavoratori.
Più autovelox
L’incontro è stato poi l’occasione per condividere gli esiti dell’attività di ricognizione e verifica dei tratti di strada già ritenuti pericolosi in provincia e, per tali ragioni, già presidiati o comunque adatti ad essere presidiati dai rilevatori di velocità (autovelox). Il risultato dei questo lavoro si concretizzerà in un apposito provvedimento autorizzativo che sarà a breve adottato dal Prefetto Donato Cafagna