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il parco mezzi circolante

Stop dell'Ue alle auto inquinanti. Ma oggi a Verona solo quattro su mille sono elettriche

di Manuela Trevisani
Stentano a decollare i mezzi ecologici a Verona, solo lo 0,39 per cento del totale. A fine 2021 le auto elettriche erano 2.455 su oltre 624mila. Baso (Aci): «Non sono la vera soluzione per combattere l’inquinamento»
Un’auto elettrica fa il pieno di energia collegandosi a una colonnina
Un’auto elettrica fa il pieno di energia collegandosi a una colonnina
Un’auto elettrica fa il pieno di energia collegandosi a una colonnina
Un’auto elettrica fa il pieno di energia collegandosi a una colonnina

Stentano a decollare le auto elettriche tra gli automobilisti veronesi. All’indomani della svolta storica nell’Unione europea, con il via libera definito all’accordo sullo stop alla produzione di auto inquinanti dal 2035, siamo andati a vedere com’è composto attualmente il parco mezzi circolante dei veronesi.

La fotografia emerge, chiara, dai dati forniti dall’Aci, l’Automobile Club d’Italia. Al 31 dicembre 2021 erano 624.680 veicoli nell’intera provincia di Verona, tra cui auto, camion, autobus e ogni altro mezzo a quattro ruote. La regina indiscussa dei carburanti, come prevedibile, è la vecchia, cara (carissima, ultimamente), benzina: i veicoli alimentati con la “verde” sono 246.587, a cui si aggiungono quelli misti benzina e gas liquido (54.559 mezzi) e quelli benzina e metano (24.381) per un totale di 325.527 mezzi. Seguono a ruota le vetture alimentate a gasolio, che ammontano a 268.984. E poi, comunque ben distanziato, figura il metano, considerato ancora da alcuni un’alternativa valida per risparmiare sui costi di gestione rispetto a diesel: i mezzi a metano sono 9.023.

Meno di una su 100

Ma il dato che spicca maggiormente è quello relativo alle vetture elettriche: complessivamente 2.455, pari allo 0,39 per cento del totale. Un numero fermo a oltre un anno fa, che sicuramente avrà subito negli ultimi mesi un forte incremento, ma comunque un dato basso, se si considerano tutti gli sforzi e le politiche per promuovere la mobilità elettrica. A questi numeri vanno aggiunte le auto ibride: sono 15.943 quelle miste elettriche e a benzina e 2.713 quelle elettriche e a gasolio.

«La decisione dell'Europarlamento ci lascia davvero perplessi e apre una lunga serie di punti interrogativi», è il commento del presidente dell’Aci Adriano Baso. «Il primo punto riguarda l'inquinamento, di cui l'auto elettrica non è la vera soluzione. Aumentare esponenzialmente il parco circolante elettrico, accresce il fabbisogno energetico di corrente che, come abbiamo già visto, può rappresentare un problema non indifferente. Uno studio condotto recentemente conferma tra l'altro che per il loro peso elevato a causa delle batterie, le auto elettriche in marcia sollevano polveri sottili in maniera molto superiore rispetto alle vetture tradizionali».

È pur vero, aggiunge Baso, «che è previsto già nel 2026 un punto sulla transizione che potrebbe spostare le priorità, integrando anche il biometano, la benzina sintetica e l'idrogeno quali possibilità propulsive negli automezzi. Dodici anni sono pochissimi per un cambiamento di tale entità. Ci auguriamo che si faccia subito squadra con tutti gli stakeholders del mondo dell'auto, Aci si sta già muovendo per definire le strategie nazionali, regionali e provinciali e per consentire a questa transizione di essere supportata dalle infrastrutture necessarie a garantire una equa mobilità non solo elettrica», prosegue il presidente di Aci Verona.

Colonnine in aumento

Un aspetto da non trascurare, relativo alla diffusione di auto elettriche, riguarda la presenza di colonnine di ricarica. Dal 2019 a oggi Agsm ne ha installate 52 a uso pubblico sul territorio del Comune di Verona, per un totale di 100 prese di ricarica, più un'altra decina di prese installate nei pali della luce, tutte a 22 Kilowatt in corrente alternata (che sono diventate a pagamento da settembre al costo di 56 centesimi a kilowattora).

Il piano di Agsm Aim prevede infatti l’installazione di altre 200 prese nel Comune di Verona entro il 2025, sempre a 22 Kilowatt. È inoltre prevista l’installazione di 30 punti di ricarica in corrente continua con potenza di almeno 50 KW.

Ai punti di ricarica Agsm vanno aggiunte le colonnine Tesla, con i Supercharger (in Zai nel parcheggio del Crowne Plaza e fuori dal casello autostradale di Affi) e i Destination Charger, oltre alle stazioni di ricarica di altri operatori privati. «Il Comune sta varando un piano per la mobilità elettrica», fa sapere l’assessore alla Mobilità e alla Transizione ecologica del Comune di VErona Tommaso Ferrari, «che sarà pronto a breve e prevede l'installazione complessiva di un punto di ricarica ogni mille abitanti nell'arco di pochi anni».

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