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Il caso

Casa di Giulietta, ressa a Capodanno, interviene la polizia locale. Il Comune: «Cancello aperto dai negozianti»

All'interno e nel volto, le persone erano ben di più della capacità massima stabilita dai limiti imposti dalla sicurezza
Folla alla casa di Giulietta il 1 gennaio 2023
Folla alla casa di Giulietta il 1 gennaio 2023
Casa Giulietta Capodanno (video Noro)

2 GENNAIO - LA NOTA DELL'AMMINISTRAZIONE

«Quanto accaduto il 1° gennaio nel Cortile della Casa di Giulietta conferma la necessità di una gestione attenta del sito»: lo affermano, in una nota congiunta diramata dall'ufficio stampa del comune di Verona, le assessore alla Cultura Marta Ugolini e alla Sicurezza Stefania Zivelonghi in merito alla ressa di visitatori alla casa di Giulietta (nel giorno di chiusura).

 

Per Zivelonghi e Ugolini «le uniche due date di chiusura del Museo Casa di Giulietta, nel giorno di Natale e del 1° gennaio rientravano nell’accordo della sperimentazione e sono state oggetto di ulteriore avviso ai comproprietari del Cortile e ai loro locatari. I negozianti erano stati quindi ampiamente informati delle chiusure programmate e del fatto che in tali date il Comune non avrebbe aperto l'accesso al Cortile né impiegato personale apposito».

«Ci siamo premurati di ricordare ai comproprietari del Cortile», continuano, «che nelle giornate del 25 dicembre e 1° gennaio, in cui la Casa di Giulietta come tutti i musei nazionali sono chiusi, non sarebbe stato giustificabile l'impiego di risorse pubbliche dedicate per la sorveglianza al solo Cortile. I servizi di sicurezza della Polizia locale sono stati riservati alle vie pedonali circostanti. Tuttavia gli agenti sono dovuti intervenire per regolamentare l’affluenza di persone che si è registrata nel Cortile dopo l’apertura di alcune attività commerciali e, di conseguenza, del cancello su via Cappello. Questo episodio conferma, ancora una volta, il ruolo del museo e del Comune come pubblici garanti della sicurezza nel cortile di Giulietta.

Un luogo così noto e così visitato nella città comporta responsabilità nella sua gestione e non può essere lasciato a iniziative estemporanee  L'immagine della città e la soddisfazione dei turisti dei luoghi di Giulietta richiedono un approccio completo che tenga conto dell'esperienza offerta ai visitatori. Come Comune, siamo al lavoro su questi temi e presto presenteremo i risultati della sperimentazione attuata al cortile di Giulietta».

 

1 GENNAIO

I cartelli sulle vie pedonali, da piazza Erbe a via Cappello, indicano che l'ingresso per il Cortile di Giulietta è da piazzetta Navona. Online, e non solo, tutte le informazioni turistiche segnalano che il 1 gennaio, musei e monumenti rimangono chiusi. In realtà, invece, sono state centinaia e centinaia anche oggi i turisti e i visitatori entrati al Cortile di Giulietta, tra l'altro dal "vecchio" ingresso, quello da via Cappello. E per di più senza divisione tra ingressi e uscite, steward, controlli sul numero massimo di persone consentito nei metri quadri attorno alla statua di Giulietta.

Un'opportunità inedita (e imprevista?) che le molte persone ieri in centro non si sono lasciate sfuggire, tanto che per tenere sotto controllo la situazione, nei momenti di massima affluenza del pomeriggio e dunque dalle 16 circa, è dovuta intervenire la polizia locale. Su via Cappello, infatti, niente code o gente ferma in attesa di entrare ma, all'interno e nel volto, le persone erano ben di più della capacità massima stabilita dai limiti imposti dalla sicurezza. All'origine di tutto, la natura stessa del Cortile: da un lato il sito turistico più conosciuto e gettonato della città antica, dall'altro uno spazio condominiale in cui ci sono anche attività commerciali. E ieri due di queste erano aperte - e dunque accessibili - al pubblico. 

Ilaria Noro

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