«L’Arena di Verona è un totem. È una pietra miliare il fatto di abbattere le barriere architettoniche in maniera esemplare, perché da lì deve partire un nuovo modello di accessibilità ai grandi monumenti pubblici, non solo per gli atleti ma anche per i cittadini e per i disabili. Confermo che lì faremo apertura delle Paraolimpiadi e chiusura delle Olimpiadi».
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Lo ha detto oggi a Venezia il presidente del Veneto, Luca Zaia, a margine della cabina di regia sulle infrastrutture di Milano- Cortina 2026. Zaia ha ribadito che «sull’Arena non indietreggiamo di un millimetro. Adesso abbiamo dato mandato per un progetto di fattibilità, perché per ora abbiamo solo una lista della spesa», ha concluso il governatore facendo riferimento alla definizione - che è in corso - di un piano operativo per l'adeguamento dell'Arena all'accessibilità per le persone diversamente abili.
Salvini: «Attesi milioni di turisti»
«Grande soddisfazione perché se avessimo ascoltato i gufi, i menagramo e i professionisti del No non saremmo qua e non sareste qua perché le Olimpiadi non sarebbero qua nel 2026. Fortunatamente arriveranno milioni di turisti e miliardi di incassi», ha aggiunto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine della riunione.
«Milano, Cortina e l’Italia saranno all’attenzione di tutto il mondo, ci saranno Olimpiadi e Paralimpiadi che permetteranno anche di adeguare l’abbattimento di barriere architettoniche in gioielli come l’Arena di Verona - ha proseguito -. Stiamo correndo per realizzare in tempo utile tutti i cantieri necessari, strade, ferrovie, impianti sportivi. Una grande occasione per l’Italia che crede nel futuro, nelle grandi opere, nei progetti, nell’innovazione. Ogni riferimento a quanto sta accadendo nelle ultime ore è puramente casuale».
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