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Alla Festa Democratica delle Golosine

Crisanti a Verona: «Obbligo vaccinale? Va considerato se non arriviamo all'80% di copertura»

di Giorgia Cozzolino
Dibattito con il professor Andrea Crisanti a una passata edizione della Festa Democratica
Dibattito con il professor Andrea Crisanti a una passata edizione della Festa Democratica
Crisanti alla Festa Democratica 2021

Considerare l'opzione di obbligo vaccinale se non si raggiunge la copertura dell'80 per cento della popolazione e poi impedire che il resto del mondo diventi un «incubatore di varianti». 

Sono queste alcune delle risposte alla tante domande poste al microbiologo Andrea Crisanti, protagonista degli studi sul caso di Vò Euganeo, dai giornalisti Giovanni Salvatori (Telearena) e Giovanni Vitacchio (Telenuovo) alla Festa democratica delle Golosine, ieri sera.

Ingresso obbligatorio con mascherina e green pass, ospiti in piedi in uno spazio recintato di fronte al palco e separato dall'area gastronomica, la festa del Pd di via Prina ha fatto il pieno di ospiti grazie al celebre microbiologo che, come al solito, non ha usato mezzi termini nel descrivere la pandemia di coronavirus in Italia e nel mondo.

«Siamo in una situazione in cui assembramenti non protetti sono ancora momenti di grande diffusione. Ne abbiamo avuto una dimostrazione tangibile con gli Europei. In Inghilterra, due settimane dopo la finale, i contagi sono raddoppiati e hanno stimato che il contributo sia stato di circa 20mila casi», ha detto Crisanti.

«Quando saremo in situazione di totale sicurezza? Quando avremo raggiunto un elevato livello di vaccinazione e quando l'avremo combinato con un programma serio di tracciamento che blocchi la situazione», ha precisato. «Combinando queste due cose ci riavvicineremo alla normalità di prima, però non possiamo permetterci che il resto del mondo sia un incubatore di varianti. Quindi da questa situazione non se ne esce da soli».

Secondo Crisanti anche dalla produzione di anticorpi monoclonali può arrivare la speranza. Ha infatti citato la terapia, come nel casi di Aids ed epatite, come possibile uscita dalla crisi emergenziale. Al momento, però, il microbiologo fa affidamento sulla vaccinazione e ritiene che «se abbiamo un vaccino efficace, che risponde alle varianti, se non si raggiungono livelli di adesione intorno all'80%, credo che l'opzione dell'obbligo vaccinale vada considerata».

Dai novax al caso Report, con il fuori onda in cui il direttore generale della Sanità veneta gli dava del «puro», alle responsabilità della politica e dei media nel trasmettere le corrette informazioni alla popolazione, Crisanti ha risposto senza tentennamenti e senza aggirare le tante domande anche da parte della platea. Molti infatti i bigliettini con i quesiti del pubblico consegnati al senatore del Pd Vincenzo D'Arienzo che presentava l'incontro.

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