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Dell'Associazione Nazionale Alpini

Più di trenta volontari della protezione civile veronese nelle Marche colpite dall'alluvione

L'Ana Verona nelle Marche per togliere il fango, lavare le strade, svuotare case e cantine allagate
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Oltre una trentina (e non venti come pareva inizialmente, ndr) di volontari della Protezione Civile dell’Ana Verona nelle Marche per portare soccorso alle popolazione colpite dall'alluvione che ha provocato morti e devastazione fra le giornate di giovedì 15 e venerdì 16 settembre.

 

Uomini e macchinari impegnati

Insieme ai volontari, sul posto due macchine movimento terra (una ruspa e un bobcat), otto pompe idrogeologiche, carriole motorizzate, un modulo antincendio boschivo e una torre faro. Inoltre, il mezzo della segreteria per il coordinamento delle operazioni sul campo.

Uomini e mezzi saranno impiegati soprattutto per togliere il fango, lavare le strade, svuotare case e cantine allagate. 

La partenza alle 21 da Campiglia dei Berici, a Vicenza, dove ha sede il magazzino del Terzo Raggruppamento. Tutte le operazioni sono infatti coordinate dalla Colonna Nazionale del Terzo Raggruppamento. I volontari, delle squadre di Lessinia, Valpolicella, Adige Guà, Val d'Illasi, Mincio e Val D’Alpone, rimarranno in loco almeno fino a martedì.

 

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In preallerta

Molti altri uomini e donne della Protezione Civile dell’Ana Verona sono in queste ore in preallerta e potrebbero partire  nei prossimi giorni come squadre di aiuto a quelle già presenti nei territori colpiti o successivamente come cambio forze dei primi volontari schierati sul campo.

«L’allerta si è attivata già nelle prime ore dopo il disastro e proseguirà anche per tutta la notte e nei prossimi giorni», spiega Luciano Bertagnoli, presidente dell’Ana Verona che sta tenendo monitorata la situazione ora dopo ora.

Rimane invece confermata, almeno per ora, l’esercitazione sezionale fissata per domani (sabato 17 settembre, ndr) in Lessinia che vedrà impegnati oltre 160 volontari e una cinquantina di mezzi nella simulazione di una scossa di terremoto sul territorio. Coinvolgerà vari comuni tra cui Grezzana, Erbezzo, Roverè, Cerro e San Mauro di Saline: saranno simulate emergenze quali l’evacuazione di una scuola, vari incendi, la ricerca di persone con i nuclei cinofili, il raggiungimento di contrade isolate, senza dimenticare la logistica con l’allestimento di un campo sfollati.

«Le esercitazioni sono una parte molto importante della nostra attività. Per ora, pur con uomini e mezzi ridotti, rimane confermata ma attendiamo di capire come si evolverà la situazione nelle prossime ore», spiega Filippo Carlucci, coordinatore della Protezione Civile dell’ANA Verona.

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