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Alluvione nelle Marche

Volontari veronesi al lavoro tra fango e detriti: «Qui è un disastro, la gente ha perso tutto»

Molti altri uomini e donne della Protezione Civile dell’ANA Verona rimangono in stato di preallerta e potrebbero partire nei prossimi giorni
I volontari veronesi al lavoro nelle Marche
I volontari veronesi al lavoro nelle Marche
Alpini veronesi nelle Marche

Un piccolo «esercito» veronese in aiuto ai marchigiani colpiti dall'alluvione. Ai 19 volontari in lista ieri, nella notte se ne sono aggiunti quasi altrettanti e ora sono oltre trenta gli uomini e le donne della Protezione Civile dell’ANA Verona arrivati nelle Marche nelle prime ore di questa mattina. E sono già lavoro.

Con loro anche due macchine movimento terra, una ruspa e un bobcat, 8 pompe idrogeologiche, un modulo antincendio boschivo e una torre faro. Inoltre, il mezzo della segreteria per il coordinamento delle operazioni sul campo.

Volontari in azione nella pulizia di strade e case invase dal fango

I volontari sono impiegati soprattutto nelle operazioni di pulizia delle strade e delle case invase dal fango e dai detriti trasportati dalla violenza dell’acqua. «Qui è un disastro, ci sono case letteralmente sommerse fino al secondo piano, c’è gente che ha perso davvero tutto. E il lavoro da fare è tantissimo», spiegano alcuni dei veronesi volontari già sul posto: squadre di Lessinia, Valpolicella, Adige Guà, Val d'Illasi, Mincio e Val D’Alpone, coordinate sul campo dal caposquadra Gianfranco Lorenzoni.

Partiti dal veronese ieri in prima serata, sono arrivati dopo le 21 a Campiglia dei Berici, a Vicenza, dove ha sede il magazzino del Terzo Raggruppamento. Tutte le operazioni sono infatti coordinate dalla Colonna Nazionale del Terzo Raggruppamento. Da qui, dopo alcune ore di organizzazione e logistica, con la presa visione di tutti i mezzi e del loro funzionamento specifico, la Colonna Mobile è partita alla volta delle Marche alle 3 di notte, arrivando questa mattina dopo le 8.

Il volontari partiti da Verona
Il volontari partiti da Verona

Squadre veronesi dislocate in diverse zone resteranno fino a martedì

Le squadre veronesi, dislocate in varie zone, stanno intervenendo tra Senigallia e Ostra. Le squadre già arrivate rimarranno in loco almeno fino a martedì. Molti altri uomini e donne della Protezione Civile dell’ANA Verona rimangono comunque in stato di preallerta e potrebbero partire domani o nei prossimi giorni come squadre di aiuto a quelle già presenti nei territori colpiti o successivamente come cambio forze dei primi volontari schierati sul campo.

«Sono orgoglioso di questi nostri soci volontari che senza esitare un momento hanno dato la propria disponibilità partendo in serata, viaggiando di notte, e ora senza sosta già al lavoro per rimediare ai danni gravi provocati dalla forza dell’acqua e della natura», spiega Luciano Bertagnoli, presidente dell’ANA Verona che continua a tenere monitorata la situazione ora dopo ora.

Volontari veronesi nelle Marche

Esercitazione della Protezione Civile in Lessinia

È stata invece confermata, ed è in corso in Lessinia proprio in queste ore, l’esercitazione sezionale della Protezione Civile. Pur senza i volontari e i mezzi impegnati nelle Marche, coinvolge oltre 150 uomini e donne della Protezione Civile e circa cinquanta mezzi. È stata simulata una forte scossa di terremoto sul territorio a cavallo tra i comuni di Grezzana, Erbezzo, Roverè, Cerro e San Mauro di Saline: sono state simulate varie emergenze quali l’evacuazione di una scuola, più incendi, la ricerca di persone con i nuclei cinofili, il raggiungimento di contrade isolate, senza dimenticare la logistica con l’allestimento di un campo sfollati.

«Le esercitazioni sono una parte molto importante della nostra attività. Pur con uomini e mezzi ridotti, siamo comunque riusciti a far fronte anche a questo impegno» , commenta soddisfatto Filippo Carlucci, coordinatore della Protezione Civile dell’ANA Verona.

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