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La zona rossa chiude tutte le scuole

A Verona pochissimi positivi nella fascia 0-6. «Assurdo chiudere», «non si gioca con il nostro futuro»

Federico Sboarina all'inaugurazione di una scuola (Foto Marchiori)
Federico Sboarina all'inaugurazione di una scuola (Foto Marchiori)
Federico Sboarina all'inaugurazione di una scuola (Foto Marchiori)
Federico Sboarina all'inaugurazione di una scuola (Foto Marchiori)

«Nidi e scuole dell'infanzia avrebbero potuto restare aperti, i protocolli sono rigidissimi e il tasso di contagio irrisorio». È il commento del sindaco di Verona Federico Sboarina dopo che l'ingresso in zona rossa ha chiuso tutte le scuole di ordine e grado. «E' un provvedimento che mette in difficoltà le famiglie a fronte di contagi pari a zero. Nei giorni scorsi il tasso di positività nei nostri nidi e scuole dell’infanzia era attorno allo 0,67 per cento». QUI I DATI AL 4 MARZO

«Grazie a protocolli stringenti e ad investimenti di circa 235 mila euro al mese siamo riusciti a garantire che il Covid non entrasse nelle classi dei più piccoli. Assurdo», continua Sboarina, «che ora si privino nuovamente i bambini dei loro momenti di socializzazione e formazione e si gravino i genitori, soprattutto lavoratori. Per andare incontro alle esigenze di qualcuno, visto che il decreto ce lo permette, attiveremo dei servizi ah hoc per i bimbi con disabilità e bisogni educativi speciali. Abbiamo avvisato le famiglie già ieri sera in modo che avessero il tempo per organizzarsi».

 

Concorde l'opposizione a palazzo Barbieri. Per il movimento civico Traguardi, che insieme al comitato Ridateci la Scuola Verona dice che «un conto è un problema economico, che va affrontato come tale, provvedendo sostegni economici adeguati e immediati, in attesa di uscire dall'emergenza. Un altro è giocare con il futuro nostro e dei nostri ragazzi e ragazze, bambini e bambine, come se le chiusure non avessero conseguenze irrecuperabili e gravi. In altri Paesi europei, la chiusura delle scuole è stata la decisione estrema, l'ultima dopo che tutto il resto era stato bloccato, perché si è consapevoli dei danni che tale sospensione provoca. Da noi, al contrario, la chiusura delle scuole sembra non costare nulla, sicuramente in termini economici ed elettorali. Un ennesimo fallimento che pagheremo tutti molto caro e che un giorno peserà sulle spalle di un Paese che coscientemente ha lasciato in un angolo il proprio futuro».

 

 

 

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