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LEGNAGO

Travolto da pirata
della strada muore
dopo 12 giorni

L'ingresso del Pronto soccorso dell'ospedale di Legnago
L'ingresso del Pronto soccorso dell'ospedale di Legnago
L'ingresso del Pronto soccorso dell'ospedale di Legnago
L'ingresso del Pronto soccorso dell'ospedale di Legnago

Ha combattuto per 12 giorni su un letto dell’ospedale di Legnago, sospeso tra la vita e la morte, dopo essere stato travolto da un «pirata della strada» mentre si trovava alla guida della sua Fiat 500 in compagnia dell’anziana moglie. Le conseguenze di quel violento impatto, accaduto lo scorso 12 maggio a Casette, si sono rivelate fatali per Armando Ongaro, 87enne residente a Vangadizza.

 

Il pensionato, che subito dopo lo scontro era stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione del «Mater salutis», è morto la sera del 30 maggio nell’unità di Geriatria dove nel frattempo era stato trasferito. Un epilogo che ha gettato nella disperazione la moglie Lia Vedovello, di 81 anni, rimasta anche lei ferita in quel pauroso incidente, seppur in maniera meno grave, i due figli e i tre nipoti della coppia. E che aggrava ulteriormente la posizione già pesante dell’investitore di cui resta misteriosa l’identità.

 

L’automobilista dopo lo schianto era sceso in fretta dall’abitacolo e si era dileguato a piedi. Senza prestare soccorso agli anziani intrappolati nella Fiat 500 ridotta ad un ammasso di lamiere. Da quel giorno è iniziata la «caccia al pirata». Il «fuggitivo», una volta rintracciato, oltre a vedersi ritirare la patente e a venire denunciato per omissione di soccorso, rischia anche la denuncia per omicidio colposo. Lo scontro sarebbe stato causato da una mancata precedenza da parte della Golf. S.N.

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