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Tarallo Polo sanitario dedicato

Il medico base Leonardo Tarallo morto lo scorso gennaio a 61 anni
Il medico base Leonardo Tarallo morto lo scorso gennaio a 61 anni
Il medico base Leonardo Tarallo morto lo scorso gennaio a 61 anni
Il medico base Leonardo Tarallo morto lo scorso gennaio a 61 anni

Il polo sanitario di via Giovanni Paolo II, a Terrazzo, ricorderà per sempre il dottor Leonardo Tarallo: lo stimato medico di base del paese, oltre che direttore sanitario dell’Ipab «Maria Gasparini» di Villa Bartolomea, morto a 61 anni, lo scorso 17 gennaio, nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale «Mater Salutis» dopo aver combattuto per due mesi contro il Covid. Il consiglio comunale ha infatti votato all’unanimità l’intitolazione dell’edificio all’ex medico di medicina generale «quale segno tangibile di riconoscenza e di ringraziamento per tutto ciò che il professionista ha dato alla comunità di Terrazzo negli 11 anni di servizio inl paese». «Sono convinto», sottolinea il sindaco Simone Zamboni, «che questo omaggio sia il minimo che gli dobbiamo. Il dottor Tarallo non solo ha portato avanti la professione di medico come una vocazione, mettendosi a disposizione dei pazienti in qualsiasi orario. Ma ha dimostrato grande coraggio e determinazione durante la pandemia, arrivando a sacrificare la propria vita a servizio degli altri». «La sua figura», conclude il primo cittadino, «rimane per noi un simbolo, un esempio di medico vero, che non si tirava indietro di fronte a nulla». Un emblema di quanto il dottor Tarallo avrebbe voluto ancora dare ai suoi pazienti e all’intera comunità è proprio il nuovo polo sanitario del capoluogo dove il medico si sarebbe dovuto trasferire con il proprio ambulatorio tra gennaio e febbraio 2021. Poco prima di contrarre il virus, nel novembre 2020, aveva firmato la manifestazione d’interesse, anticipando, con il suo consueto entusiasmo, idee e progetti da portare avanti in quei locali. Tarallo, da sempre a fianco dei suoi pazienti, così come degli anziani della casa di riposo di Villa Bartolomea, che aveva assistito sino a poche ore prima di scoprire di essersi ammalato di Covid, da quando era iniziata la pandemia si era buttato a capofitto nel suo lavoro con ancora maggiore professionalità, preoccupandosi solo di salvare vite e di non diventare veicolo di contagio per i pazienti e per la sua amata famiglia con cui viveva a Porto di Legnago: la moglie Vincenza Gallitano, docente di francese, ed i figli Sofia, che si è laureata in Farmacia lo scorso luglio, e Francesco che seguendo le orme del padre è studente di Medicina e Chirurgia. Leonardo Tarallo era originario di Raffadali, vicino ad Agrigento. Si era laureato nel 1987 all’Università di Palermo, e poco dopo, come tenente medico, si era trasferito a Vipiteno, in Alto Adige, passando poi in servizio negli ospedali di Cortina e di Auronzo di Cadore. A Legnago arrivò nel 1994. Il suo primo incarico in zona fu all’ospedale di Montagnana (Padova), dove era impegnato sia in Pronto Soccorso che nell’assistenza ai malati terminali. Poi aveva proseguito la sua attività come medico di base, collaborando anche con le case di riposo. La cerimonia di intitolazione del polo sanitario al dottor Tarallo si svolgerà in autunno. •.

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