Allarme sicurezza ad Albaredo d'Adige. Una cinquantina di cittadini, stanchi dei comportamenti molesti e violenti di alcuni extracomunitari che di recente «hanno seminato danni e paura in paese spesso alterati dall’abuso di alcolici», ha deciso di riunirsi per compiere delle «Biciclettate per la sicurezza».
«È un modo per garantire un maggiore presidio del territorio e per riappropriarci degli spazi comuni», dicono gli organizzatori.
La protesta
Promotore dell'iniziativa, che ha subito attirato un buon numero di partecipanti, è Simone Rigon, cittadino di Albaredo. «Non si tratta di ronde, ci limitiamo a girare in bicicletta per le vie del nostro paese segnalando alle forze dell'ordine eventuali pericoli e individui sospetti», precisa Rigon prendendo immediatamente le distanze da qualsiasi riferimento dai primi presidi leghisti. «Non si tratta in alcun modo di una questione politica», prosegue Rigon, «siamo solo dei cittadini preoccupati, che vogliono tornare a girare per le vie di Albaredo sentendosi sicuri».
Allarme in paese
L'escalation di episodi, che è sfociata in un allarme sociale, è iniziata da un fatto avvenuto di recente all’esterno di un supermercato dove un vigilante è intervenuto per impedire il furto di alcolici. Ne è scaturita una rissa con spintoni e ad un certo punto è spuntata anche una spranga di ferro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri con più pattuglie.
Pochi giorni fa invece, sull'argine che costeggia il fiume Adige dove è presente una pista ciclabile, mamma e figlia, quest'ultima incinta, stavano passeggiando poco prima dell'ora di cena quando sono state importunate da alcuni magrebini. Le due donne, spaventate da quell’incontro, hanno chiamato le forze dell'ordine, ma al loro arrivo il gruppetto di stranieri si era già dileguato.
Quindi, lunedì scorso, in pieno centro, sempre dei nordafricani hanno dato in escandescenze e provocato danni ai negozianti. Nello specifico, alcuni extracomunitari hanno tentato di rubare delle bottiglie di alcolici da un negozio venendo fermati dalle commesse. Poi, non contenti, hanno inveito contro il proprietario di un tabaccheria innescando una lite culminata nel lancio di un sasso, che è finito contro la vetrata del negozio di una parrucchiera.
La reazione
Il ripetersi di questi episodi ha portato gli albaretani a reagire, fortunatamente in maniera pacifica. Ma con una dimostrazione che la dice lunga sul malcontento che serpeggia in paese. L'altra sera si è tenuta, infatti, la prima biciclettata, che ha visto coinvolti uomini, donne, anziani e bambini, e un'altra sarà riproposta stasera, con partenza dalla chiesa del capoluogo alle 21. Questa sorta di vigilanza privata sulle due ruote ha dato vita ad un giro durato un'ora e mezza tra il centro e la periferia del paese per un totale di 12 km.
«Non siamo degli esaltati, ribadisce Rigon, «non è nostra intenzione farci giustizia da soli siamo solo cittadini esasperati da una situazione ormai fuori controllo».
«Qui nessuno ce l'ha con gli stranieri», aggiunge Gianni Rigodanzo, presidente di Adige Nostro ed ispettore onorario della Soprintendenza, «il problema sono i fannulloni, gente che arriva in paese, si ubriaca e crea problemi».
Il sindaco
Che il clima sia teso non lo nasconde nemmeno il sindaco di Albaredo Giovanni Ruta: «Gli avvenimenti recenti sono sicuramente preoccupanti, noi facciamo il possibile per presidiare il territorio con la videosorveglianza e con i quattro vigili a nostra disposizione, anche con turni serali quando necessario». «Purtroppo», prosegue, «tutto ciò non basta, il territorio è grande, ad Albaredo vivono oltre 5mila persone, scriverò una lettera al prefetto per chiedere che incrementi le forze dell'ordine».