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Il caso

Scarpe appese ai fili, Albaredo in allarme. Ma il significato può essere un altro...

Il fenomeno è nato in America col nome di «shoefiti». Intanto il Comune le ha rimosse
Scarpe appese ai fili ad Albaredo
Scarpe appese ai fili ad Albaredo
Scarpe appese ai fili ad Albaredo
Scarpe appese ai fili ad Albaredo

Volano le scarpe sui fili utilizzati per le luminarie natalizie, tra i lampioni di Albaredo: i residenti temono messaggi in codice tra bande giovanili e ne chiedono la rimozione.

È durato poco più di 48 ore il bizzarro allestimento in piazza Unità d’Italia, in centro ad Albaredo. Una o più persone, - si pensa siano stati dei ragazzi - hanno lanciato due paia di scarpe su un cavo che pende da alcuni lampioni della piazzetta delle Poste. Non si tratta di una linea elettrica ma di un filo metallico utilizzato nel mese delle feste di Natale per appendere le lucine colorate. Il giorno successivo, le scarpe erano diventate sei. Un terzo paio, infatti, è stato scagliato a 4 metri e mezzo dal suolo e penzolava sopra le teste dei cittadini e degli esercenti di piazza delle Poste, ignari del significato di questo strano addobbo fuori stagione. Per far rimanere sospese le scarpe, ovviamente, i lacci erano legati fra di loro e permettevano alle calzature di equilibrarsi senza cadere.

 

Cosa significano le scarpe appese

La pratica di legare le scarpe e lanciarle in aria, in modo da farle restare appese sui cavi delle linee elettriche o telefoniche, è nata come movimento urbano negli Stati Uniti, tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, e si chiama «shoefiti», nome composto da «shoe», scarpa e «fiti», parte finale di «graffiti». Mentre i graffiti, ovvero le scritte a spray sui muri o sulle carrozze della metropolitana, in origine esprimevano una protesta contro qualcosa (il sistema, la polizia, la politica), nello «shoefiti», invece, manca una vera componente di conflitto o contrapposizione.

Spulciando in rete, si trovano diversi significati del gesto del lancio delle scarpe sui fili, dalla delimitazione dei confini delle zone di influenza, o di spaccio, di qualche gang, alla segnalazione di luoghi dove è possibile compiere furti. Ma le scarpe appese possono avere anche significati molto più «innocenti», completamente slegati dai «messaggi» del mondo della criminalità: possono indicare infatti la fine di un periodo impegnativo, come quello della leva militare o dell’università - quindi di liberazione - oppure possono suggellare il legame fra due innamorati, proprio come i lucchetti di Ponte Milvio o, infine, possono semplicemente essere delle decorazioni urbane, come accade a Milano, Genova, Torino, Roma e Firenze.

L’interpretazione più poetica è quella che è stata data dal regista Tim Burton nel film «Big Fish». Nella pellicola del 2003 le scarpe volanti simboleggiano la ricerca della felicità.

 

I timori in paese

I residenti e i negozianti di Albaredo non devono aver preso lo «shoefiti» come un fenomeno culturale o sociale, quanto piuttosto come un segnale di degrado e pericolo. La presenza delle tre paia di scarpe appese è stata segnalata al Comune che ha poi provveduto a rimuoverle, ufficialmente per «ragioni di sicurezza». Qualcuno in paese ora si sente sollevato, ma c’era anche chi stava pensando ad una sorta di rinascita artistica albaretana, alla stregua delle grandi città, e un po’ se ne dispiace. A loro modo, stimolavano la fantasia.

Paola Bosaro

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