<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
San Pietro di Morubio

Pietro, genietto dei numeri che assiste la sorellina Down e sogna di fare il portiere

Ha nove anni ed è arrivato secondo alle finali dei Giochi matematici. A casa e a scuola è diventato l’ombra di Maria
Sempre insieme. Pietro Zorzi aiuta la sorellina più piccola Maria a fare i compiti
Sempre insieme. Pietro Zorzi aiuta la sorellina più piccola Maria a fare i compiti
Sempre insieme. Pietro Zorzi aiuta la sorellina più piccola Maria a fare i compiti
Sempre insieme. Pietro Zorzi aiuta la sorellina più piccola Maria a fare i compiti

Un piccolo genio dal cuore grande. A vederlo, dopo che ha appena terminato i compiti, Pietro Zorzi, nove anni compiuti lo scorso 24 febbraio, sembra un bambino come tanti altri. Ha una passione sfrenata per il calcio, per l’amata Juve, per il suo idolo, l’attaccante Federico Chiesa, e per la squadra dei Pulcini della Bonarubiana nella quale milita come portiere.

Gli piacciono i dolci, i cartoni animati, le figurine dei Pokemon e dei Cucciolotti, oltre naturalmente quelle dei calciatori. Poi, però, si scopre che questo bimbo, che vive con la sua famiglia a San Pietro di Morubio e frequenta la classe terza alla scuola primaria di Roverchiara (Ic Barbarani) è molto di più. 

Asso della matematica

Non solo ha ottimi risultati in tutte le materie e si è aggiudicato da poco il secondo posto alla finale regionale dei «Giochi matematici del Mediterraneo» diventando l’orgoglio dei suoi familiari e dell’intero paese come sottolineato via Social dall’amministrazione comunale.

Ma ogni giorno, con una maturità davvero rara per la sua età, si prende cura della sorellina Maria, di tre anni più piccola e con la sindrome di Down: una bambina decisamente fortunata visto che accanto all’amore incondizionato di mamma Elena e papà Riccardo può contare anche su quello di un «fratellone» speciale che le sta sempre vicino, aiutandola in tutto.

Tanto che sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Luca Zaia, congratulandosi con lui per la medaglia d’argento ottenuta ai Giochi matematici svoltasi a Castelfranco Veneto, lo ha definito anche «una piccola eccellenza nella vita di tutti i giorni» proprio in virtù di quanto fa per Maria. 

 

 

Aiuta la sorellina

Un rapporto speciale il loro, nato fin da subito, da quando cioè Maria è venuta al mondo. «Pietro allora aveva tre anni», rivela Elena Patuzzo, in attesa ora del suo terzo figlio, «eppure aveva già capito più di noi adulti come doveva rapportarsi con lei. La guardava, la baciava e l’abbracciava aggiungendo un disarmante "è bellissima". Da quel momento ho iniziato a guardare Maria attraverso gli occhi di Pietro e tutto è stato molto più facile».

Con il tempo è diventato l’ombra della sorellina. L’accompagna in bagno, le soffia il naso, l’aiuta nei compiti e poi si scatena con lei in tantissimi giochi. Senza mai dimenticare di proteggerla, anche e soprattutto da qualche atto di bullismo. A scuola, dove Maria frequenta la prima, vanno sempre insieme: all’andata in auto, con papà o mamma, e al ritorno sullo scuolabus.

«Maria è benvoluta da tutti», confida il bambino, «perché è ironica, gioiosa, simpatica. Purtroppo, però, è capitato che proprio sul pulmino un alunno più grande della nostra scuola abbia iniziato a prenderla in giro. Io ero presente, ho deciso subito di intervenire e l’ho zittito». «Una cosa è certa», prosegue Pietro, «e cioè che anche da adulto continuerò a difendere Maria, se necessario, e ad aiutarla. Lei è stata un dono di Dio tanto che si chiama così perché la mamma si è accorta di essere incinta subito dopo aver avuto un incidente d’auto. Io ero sul mio seggiolino. Ci siamo salvati tutti e tre e Maria è un nome in omaggio alla Madonna».

Ma cosa vuole fare da grande questo bambino che a soli sei anni, in pieno lockdown, ha imparato da solo le equazioni? «In realtà mi piacerebbe diventare un portiere professionista ma se proprio va male voglio studiare da pasticcere. La matematica me la terrò come hobby». 

Elisabetta Papa

Suggerimenti