Torna in azione Attila e mette la sua firma su quattro roghi in soli 15 giorni a Cologna. Anche quest'anno, com'era già successo nel 2022, il piromane senza volto che si diverte a bruciare argini, terrapieni e cigli stradali, è tornato a colpire con quattro raid ravvicinati dopo un anno di quiete.
Ormai sembra difficile pensare che si tratti della stessa persona, soprannominata Attila, che nella primavera del 2010 e per gli anni seguenti continuò ad appiccare incendi uno dopo l'altro nel capoluogo e nelle frazioni durante la stagione estiva, facendo letteralmente ammattire pompieri, polizia locale e protezione civile.
Incendi ravvicinati
Che sia Attila o meno, resta il fatto che i luoghi preferiti non sono cambiati. In particolare, la riva destra del Guà, lungo la provinciale Serenissima, è una delle zone più battute dall'incendiario o dagli incendiari.
Nelle ultime due settimane, in tre punti diversi, sono state appiccate le fiamme, spente prontamente dai vigili del fuoco e dai volontari della protezione civile, dotati di modulo antincendio. Il primo incendio è scoppiato di fronte alla concessionaria Interauto, il secondo rogo è partito la scorsa settimana vicino alla rampa del ponte per San Felice, l'ultimo, invece, risale a domenica mattina, mentre era in pieno svolgimento la Fiera agricola, in una zona centrale della Provinciale, rispetto ai due precedenti. Domenica, a Cologna, c'erano numerose persone, accorse per visitare i banchetti e gli stand della Fiera.
Alcune guardie private hanno riferito alla protezione civile comunale di aver visto del fumo lungo la Provinciale. Fortunatamente il gruppo si trovava in centro a Cologna con il proprio stand informativo, perciò è intervenuto tempestivamente, aiutato in un secondo momento dai pompieri di Caldiero.
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L’ultimo episodio
Il quarto incendio in ordine di tempo è quello divampato nei pressi di Corte Quari Destra, il complesso cinquecentesco ormai in stato di completo degrado, lungo la strada che porta a Pressana.
Rispetto a quanto accadde lo scorso anno, le conseguenze sono state fortunatamente meno gravi: le fiamme, infatti, non hanno avvolto le parti murarie della villa, ma si sono diffuse soltanto nell'area verde che costeggia la Provinciale. In passato, qualcuno spiegò le azioni di «Attila» come dei vistosi modi di protestare contro la cattiva manutenzione dei cigli stradali nei mesi estivi.
Lungo la Provinciale crescono arbusti ed erbe infestanti che arrivano spesso a nascondere i cartelli stradali. Quello che stupisce tuttavia, in particolare in questi ultimi incendi, è che nei luoghi presi di mira era stato appena eseguito lo sfalcio. Proprio l'erba secca tagliata e lasciata sul terreno ha contribuito a rinvigorire le fiamme e ad aumentare il fumo. Per fortuna, però, anche se i roghi sono stati appiccati quasi tutti vicino al centro abitato di Cologna, nessuno è rimasto ferito.
I precedenti
Com'è avvenuto negli anni passati, anche in questa nuova scia di fiamme e fumo non è stato possibile rintracciare gli inneschi degli incendi. Il fuoco, infatti, aiutato dall'aridità del terreno, ha divorato erba, sterpaglie e qualsiasi altra cosa si trovasse sul terrapieno, facendo quindi sparire anche eventuali tracce di dolo.
Il «flagello dei terrapieni» colognesi, finora, l'ha sempre fatta franca perché probabilmente utilizza materiale semplice, forse delle bottigliette di plastica, e agisce con rapidità, lungo una strada a scorrimento veloce. Che sia ancora «Attila» il responsabile degli ultimi quattro episodi, o qualche altro mitomane che si diverte a creare disagi e allarmismo in paese, non è possibile stabilirlo. Rimane però il fatto che chi appicca incendi è punito dal codice penale, anche perché il fuoco, oltre a danneggiare il patrimonio, è pericoloso per l'incolumità pubblica. Tanto più lungo una strada trafficata.