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Bonaldo di Zimella

Raid sul monumento ai caduti, al soldato fatta indossare una felpa

Per il sindaco Sonia Biasin si tratta di una ragazzata. Verranno visionati i filmati delle telecamere.
La statua del soldato con la felpa, sul monumento ai caduti di Bonaldo di Zimella
La statua del soldato con la felpa, sul monumento ai caduti di Bonaldo di Zimella
La statua del soldato con la felpa, sul monumento ai caduti di Bonaldo di Zimella
La statua del soldato con la felpa, sul monumento ai caduti di Bonaldo di Zimella

Il soldato di bronzo ha freddo e qualche bontempone lo riscalda, infilandogli una moderna felpa con il cappuccio sull'elmetto. Il periodo di Carnevale è finito ufficialmente mercoledì scorso, con l'inizio della Quaresima, ma forse a Bonaldo di Zimella qualche ragazzo pensa ancora sia tempo di burle e scherni. Oggetto di derisione, tuttavia, questa volta non è stato il potere, i vizi o la ricchezza, come accade nelle sfilate mascherate. Il burlone, o i burloni, di turno se l'è presa sabato notte con il monumento dedicato ai soldati del paese caduti in guerra, costruito nel 1920 e situato tra la chiesa parrocchiale di Bonaldo e la scuola elementare, in pieno centro.

 

 Raid di cattivo gusto

Una trovata di pessimo gusto che non ha mancato di sollevare critiche tra i cittadini e da parte del sindaco Sonia Biasin. L'opinione comune è che si sia trattato di una ragazzata, senza alcun intento pacifista o di presa di posizione politica, anche perché la felpa, con la scritta «New York Champion», sembra proprio della foggia di quelle amate dagli adolescenti. Per riuscire a farla indossare alla statua del soldato della prima guerra mondiale, posato sopra ad un basamento composto da una piccola gradinata e da un cippo di cemento e pietre grezze, l’autore del raid ha dovuto armarsi di forza, equilibrio e sprezzo del pericolo. Il soldato si trova infatti a quasi tre metri da terra, un'altezza tutt'altro che trascurabile da raggiungere. Questo significa che il rischio per il giovane che si è arrampicato sul cippo è stato molto elevato e il gesto ha rasentato l'incoscienza.

 

Sparita la felpa

Non appena ha saputo dell'atto incivile, domenica mattina, il sindaco ha chiesto agli operai comunali di rimuovere la felpa. Purtroppo, però, domenica sera il soldato era già stato spogliato dell'abito sportivo e la situazione era tornata alla normalità. Fortunatamente non risulterebbe alcun danno al monumento. È probabile che l'ignoto autore della bravata, vistosi esposto sui social, dove è stata pubblicata la foto del soldato travisato, abbia deciso - o sia stato convinto dai genitori - a rimettere immediatamente le cose a posto.

Il primo cittadino ha dato mandato alla polizia locale dell'Adige Guà di visionare i filmati della telecamera di videosorveglianza presente nella piazza di Bonaldo per cercare di individuare il colpevole ed eventuali complici. L'amministrazione comunale non intende sporgere denuncia per manomissione di un bene pubblico o per vilipendio alla nazione, però il sindaco vorrebbe incontrare i responsabili per proporre loro dei servizi a favore della comunità.

«Vorrei che chi ha compiuto questo gesto irrispettoso si impegnasse piuttosto al mantenimento del monumento, togliendo le erbacce dall'aiuola, pulendo le pietre, rinnovando le iscrizioni quando necessario», riferisce Biasin. «È nostro compito insegnare il rispetto verso i monumenti ed educare i giovani ad averne cura».

 

I precedenti

Non è la prima volta che gruppi di giovani o mascalzoni solitari rovinano beni della comunità. Sempre a Bonaldo, poco prima di Capodanno, ignoti erano penetrati nel centro parrocchiale per rubare alcolici, danneggiando anche le porte interne. A Santo Stefano, invece, sempre a ridosso dell'ultimo giorno dell'anno, il Bambinello del presepe in piazza del municipio era stato scaraventato in strada ed era stata bruciata una bandiera della pace, affissa alla panchina rossa contro la violenza sulle donne.

Paola Bosaro

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